R oma - Se alla vigilia della gara contro la Juventus tre giorni fa il tecnico nerazzurro Frank De Boer si era definito mezzo morto, in virtu' della sconfitta in Europa League contro gli israeliani Apoel Beer Sheva, dopo il successo dell'Inter di questa sera al 'Castellani' si puo' dire che l'olandese e' vivo e vegeto e tiene ben salda la sua panchina. Ad avvitare le viti ci ha pensato ancora una volta Mauro Icardi autore del terzo gol in due partite e, protagonista di un autentico 'magic moment'.L'obiettivo di mercato per l'intera estate di calciomercato dell'Inter ci ha messo 6 minuti per indirizzare la partita in favore dei suoi, esattamente fra il 10' ed il 16' del primo tempo, costringendo successivamente l'Empoli ad un inutile quanto sterile rincorsa. Troppo forte la Beneamata trascinata dal suo capitano, troppo piccola la squadra azzurra di Martusciello che e' sembrata inerme per larghi tratti di gara davanti al gioco e alle iniziative, in particolare negli ultimi 20 metri, di Icardi e compagni. Irrisoria la facilita' come prima Candreva e poi Joao Mario hanno mandato in porta il capocannoniere del campionato di due stagioni fa, con soprattutto il portoghese che e' sembrata l'arma tattica azzeccatissima dall'ex allenatore dell'Ajax che lo ha schierato come trequartista anomalo, ovvero centrocampista interno con capacita' di offendere in zona rete. Inermi soprattutto i difensori centrali azzurri sugli inserimenti di Icardi: nell'1-0 decisiva una sovrapposizione sulla fascia destra di D'Ambrosio, mentre 'assassina' va definita la palla persa da Buchel a centrocampo, che ha innescato Joao Mario che a sua volta ha lanciato Icardi.
Skorupski in uscita su quest'ultimo e poi coi pugni su D'Ambrosio ha evitato il tris gia' al 30'. E pensare che soprattutto nel primo tempo l'Inter si e' contraddistinta anche per un certo nervosismo misto ad irruenza, con tre ammoniti nella prima mezz'ora: Murillo, Medel e Miranda. Nel finale di prima frazione ci ha poi pensato Handanovic, due volte consecutivamente su Dimarco, a conservare il doppio vantaggio interista con eccellenti voli in tuffo. Nei primi 20' della ripresa Martusciello si gioca subito i tre cambi, e tranne Zambelli per l'infortunato Laurini, inserisce prima Croce e poi Marilungo, rispettivamente per Buchel e Saponara, cercando di spostare il baricentro piu' alto della sua squadra ma e' l'Inter ad andare piu' vicina al gol con Icardi, due volte, destro strozzato e colpo di testa alto, e Candreva, conclusione debole. L'unica vera chance per tentare di riaprire il match l'Empoli l'ha vista sciupata da Marilungo, destro da dentro l'area all'85', pochi istanti prima dell'ultimo cambio nerazzurro, Felipe Melo per Medel, che consente ai tifosi interisti di fischiare per la prima volta in serata Frank De Boer visto che avrebbero voluto vedere in campo il neo acquisto Gabigol, a lungo scaldatosi nella ripresa. Per l'Inter fra quattro giorni l'ennesimo esame di verifica contro il Bologna a San Siro, per Maccarone e compagni l'ostacolo Lazio all'Olimpico. (AGI)