Il sospetto iracheno non c'entra nulla con l'attentato di Dortmund 

Cosa sappiamo finora dell'attentato di Dortmund, le piste aperte, le smentite

Il sospetto iracheno non c'entra nulla con l'attentato di Dortmund 

Gli inquirenti tedeschi non hanno trovato alcun elemento che colleghi il sospetto islamista fermato con l'attentato. A carico del 26enne di origini irachene, identificato come Abdul Beset A., si starebbe valutando un'ipotesi di reato legata alla sua militanza nell'Isis in Iraq. L’attacco di martedì sera a Dortmund contro l’autobus del Borussia, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti tedeschi, avrebbe una «motivazione terroristica» ma la matrice islamica, per ora, non ha conferme. Ma ha sottolineato la procura federale tedesca, il motivo resta ancora incerto. Intanto la polizia ha arrestato una persona e un altro sospetto sarebbe ancora a piede libero. I due sospettati sarebbero un tedesco e un iracheno. Cosa sappiamo finora 

  • A un'ora dall'inizio dell'andata del quarto di finale di Champions League contro il Monaco tre esplosioni hanno coinvolto il pullman del Borussia Dortmund ferendo un giocatore. 
  • A causa dello scoppio è rimasto ferito il giocatore spagnolo Marc Batra, operato al polso per rimuovere alcune schegge di vetro.
  • Dopo alcune ore di indagini, la polizia ha reso noto che l'attacco era diretto contro la squadra.
  • Ci sono state due rivendicazioni
    • una di stampo islamista trovato poco lontano dal luogo dell'attentato e che inizia con una invocazione ad Allah
    • una da ambienti dell'antifascismo e dell'autonomia tedeschi che gira sul web
  • La FIFA ha detto che dopo gli attacchi di martedì 11 aprile saranno rinforzati i livelli di sicurezza delle partite.
  • La polizia ha arrestato un sospetto, si tratterebbe di un estremista islamico ma non sono state diffuse le sue generalità. Un altro rimane a piede libero
  • I due sospetti sarebbero soggetti vicini all'ambiente jihadista tedesco. A quanto riferiscono due quotidiani dell'area di Colonia, il Koelner Stadt-Anzeiger e l'Express, uno dei due sarebbe un iracheno di 25 anni abitante a Wuppertal e l'altro un tedesco di 28 anni di Froendenberg.
  • Gli inquirenti tedeschi non hanno trovato alcun elemento che colleghi il sospetto islamista fermato con l'attentato.

Il sospetto iracheno non c'entra nulla con l'attentato di Dortmund 

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Cosa dice la rivendicazione islamista

Nel documento ci sono riferimenti alla strage del mercatino natalizio di Berlino, dove il tunisino Anis Amri ha lanciato un Tir contro la folla causando la morte di 12 persone e decine di feriti. Vi si sostiene che i Tornado tedeschi "partecipano all'assassinio dei musulmani nel Califfato della milizia jihadista dello Stato Islamico", motivo per cui anche sportivi ed altre celebrita' "in Germania e in altre nazioni crociate" sarebbero stati inclusi nella "lista di morte dell'Isis"

 

 

Accusa "la politica del Borussia Dortmund", che non sarebbe sufficientemente impegnato "contro i nazisti e i razzisti".