R oma - Ci sono Roma e Milan all'inseguimento della Juve: i giallorossi hanno battuto 4-1 il Palermo con le reti di Salah, Paredes, Dzeko e El Sharaawy e ora sono a due lunghezze dai bianconeri.
La Roma cala il poker e aggancia il Milan al secondo posto
Exploit esterni per Napoli e Fiorentina, pari tra Torino e Lazio, oltre che tra Empoli e Chievo, sconfitta dell'Inter a Bergamo contro l'Atalanta. Questo l'esito delle gare delle 15 valide per la nona giornata di serie A. Il Napoli espugna lo Scida di Crotone, alla "prima" in serie A, evidenziando una netta differenza tra le due squadre. Callejon porta in vantaggio i partenopei, poi il Napoli rimane in 10 per il rosso diretto a Gabbiadini al 31' (fallo di reazione da terra), ma segna subito il raddoppio con Maksimovic mettendo in freezer il match. Il Crotone, quinto ko di fila, segna anche nel finale con Rosi (1-2), ma rimane sempre ultimo con un solo punto e sempre in bilico rimane anche la panchina di Nicola. Una rete di Iago Falque nel primo tempo aveva illuso il Torino di Mihajlovic di poter avere vita facile sulla Lazio che invece dopo l'intervallo torna in campo con maggiore determinazione arrivando prima al pari con Immobile (che non esulta), poi segnando la rete del vantaggio con Murgia di testa a seguito di un angolo. Ai granata è servito nel finale un penalty contestato dai laziali e trasformato da Ljajic per chiudere sul 2-2.
Bologna -Sassuolo finisce 1-1, Verdi e Matri
Dopo 35 giorni di astinenza, la Fiorentina torna alla vittoria in campionato bissando quanto fatto giovedì in Europa League sul campo dello Slovan Liberec. I viola sbancano il Sant'Elia, subendo la rete locale di Di Gennaro in avvio e poi mettendo il turbo ed in 20' segnando quattro gol con Kalinic e Bernardeschi (doppietta a testa). Poi nella ripresa ancora Kalinic e poi Capuano e Borriello fissano il finale sul 3-5. In attesa del recupero con il Genoa, la classifica viola adesso e' piu' consona alle aspettative della piazza.
Sconfitta per l'Inter di Franck De Boer in casa dell'Atalanta. Eder su punizione nella ripresa risponde alla rete segnata nel primo tempo da Masiello, ma sul finire di match Santon atterra Kessie provocando il rigore per gli orobici che Pinilla trasforma condannando i nerazzurri alla terza sconfitta consecutiva.
Pari senza reti tra Empoli e Chievo con un unico sussulto: un gol non gol che ha fatto esultare Gamberini e i suoi compagni, ma che grazie alla tecnologia si e' rivelato non essere entrato completamente al di la' della linea di porta
ATALANTA-INTER 2-1
L'Inter affonda e la panchina di Frank de Boer traballa paurosamente. A Bergamo l'ex Pinilla infligge la terza sconfitta consecutiva al tecnico olandese con un rigore all'88', dopo il gol di Masiello pareggiato su punizione da Eder. Nel complesso, vittoria meritata per l'Atalanta e per Gasperini altra vendetta, l'Inter va sempre piu' giu' e la classifica si fa adesso preoccupante. Parte forte l'Atalanta, gia' in vantaggio dopo 10': sull'angolo di Freuler spizzato da Kurtic, Masiello brucia Medel e non lascia scampo ad Handanovic. L'Atalanta pressa a tutto campo, Conti esalta i riflessi di Handanovic. Dell'Inter poche tracce e troppi spazi concessi a un'Atalanta padrona assoluta del campo: ci prova anche Toloi, Handanovic tiene in piedi i suoi, totalmente in balia dell'avversario. Eppure de Boer conferma l'11 titolare, con Candreva e Banega in panchina, Eder e Brozovic in campo, nel frattempo Gasperini ha dovuto sostituire l'infortunato Toloi con Konko. Al primo vero tiro in porta l'Inter pareggia: bolide su punizione di Eder, Berisha non puo' nulla e Gasperini, che contestava il fallo di Konko (ammonito) sull'italo-brasiliano, viene espulso da Doveri, beccato dal pubblico bergamasco.L'Atalanta si rivede in avanti con il colpo di testa di Konko e due conclusioni da fuori di Kurtic e Gomez: Handanovic c'e' ed e' attento anche sul colpo di testa (centrale) del neoentrato Pinilla (per Petagna). Nel frattempo, dentro Ansaldi e Kondogbia per Nagatomo e Brozovic, decisamente rimandati. Spazio anche a Candreva, la prima parata per Berisha al 79', quando Icardi serve Perisic, sinistro al volo del croato ma l'albanese si oppone. L'Inter ci prova, ma Berisha e' attento anche sul destro (deviato) di Joao Mario. All'87' altra svolta: Santon atterra Kessie, dal dischetto Pinilla non lascia scampo ad Handanovic, consegnando all'Atalanta un successo meritato e all'Inter l'ennesima sconfitta: è crisi.
L'Udinese supera 3-1 il Pescara all'ora di pranzo
CROTONE-NAPOLI 1-2
Il Napoli si riscatta e rovina la prima del Crotone allo "Scida". Finisce 2-1 e il campo evidenzia il netto divario tecnico tra le due squadre, piu' di quanto non dica il risultato finale. Il Napoli rischia poco o nulla e gestisce senza problemi il match nonostante l'inferiorita' numerica dopo 31' per via dell'espulsione di Gabbiadini. I partenopei possono respirare e riprendere la corsa alla Juve dopo gli stop con Atalanta e Roma in campionato e con il Besiktas in Champions. A segno Callejon e Maksimovic nella prima frazione e nel finale Rosi accorcia le distanze per il Crotone. Sarri a centrocampo si affida a Diawara dopo la buona prestazione contro i turchi mercoledi'; in panchina Jorginho; in attacco spazio a Gabbiadini con l'intoccabile Mertens a sinistra e Callejon a destra; in difesa torna Maksimovic al fianco di Koulibaly. Nicola puo' contare su tutti i giocatori a disposizione e schiera nel tridente offensivo Tonev, Falcinelli e Palladino. Dopo due mesi di campionato il Crotone puo' finalmente giocare allo "Scida", rinnovato e ampliato con una capienza di 13.053 posti, per la storica "prima". Ottima la risposta del pubblico di fede rossoblu' che saluta l'ingresso in campo delle due squadre con una bella coreografia in curva sud intonando a squarciagola l'inno "ma il cielo e' sempre piu' blu" dell'indimenticato Rino Gaetano, nativo proprio di Crotone. Possesso palla e manovra lenta da parte del Napoli nelle prime battute. Al 5' scambio tra Hysaj e Allan a destra, conclusione respinta dalla difesa, palla ad Hamsik che conclude a lato con un tiro all'altezza del dischetto del rigore. Al 15' un errore di Salzano favorisce Mertens, cross in mezzo per la conclusione al volo di Gabbiadini, ottima e decisiva la risposta di Cordaz che salva i suoi. Al 17' Napoli in vantaggio: Mertens approfitta di un nuovo errore della retroguardia calabrese, si libera di Rosi con una doppia finta e crossa in mezzo, Claiton prova ad allontanare la palla che finisce tra i piedi di CallejA³n che non si lascia sfuggire l'occasione e calcia a botta sicura, vano il tentativo di Ferrari sulla linea, la palla colpisce il palo e si insacca. Al 22' altra occasione Napoli con Allan che cerca CallejA³n, il rimpallo, pero', favorisce Cordaz. Al 28' la prima occasione per il Crotone Crisetig ruba palla ad Allan e serve Palladino in mezzo, buona la girata che trova pronto Reina. Al 31' il Napoli resta in dieci per il rosso diretto a Gabbiadini che reagisce a un fallo duro di Ferrari con una pedata all'avversario. Il momento poteva essere delicato per i partenopei che invece raddoppiano al 33': corner da destra, Koulibaly sfiora di testa verso il secondo palo dove Maksimovic in anticipo su Capezzi infila a porta sguarnita. Al 44' e' Cordaz con un altro grande intervento a dire di no a un diagonale di Callejon lanciato a rete da destra. Al 45' Claiton chiede il rigore per una presunta respinta di mano di Strinic; Mazzoleni e' vicinissimo all'azione e lascia correre. Ad inizio ripresa Nicola inseriesce Stoian per Salzano e al 10' dentro anche Simy per Tonev. Il Napoli gestisce senza problemi e il Crotone non risce a pungere. Al 18' Hamsik lascia spazio a Zielinski e tutto lo Scida applaude lo slovacco. Al 22' occasione per i padroni di casa sprecata da Simy che su sponda aerea di Falcinelli spara alto. Al 26' e' il Napoli a sfiorare il tris: Hysaj lancia lungo per Mertens che colpisce di testa, Cordaz respinge sui piedi del belga; sulla ribattuta a porta sguarnita, Claiton salva. Al 27' Crisetig, gia' ammonito, graziato da mazzoleni dopo un tocco di mano. Terzo cambio Crotone al 31' con Rohden per Palladino, mentre nel Napoli Giaccherini rileva Callejon. Al 32' Reina salva il Napoli respingendo in tuffo su un diagonale di Falcinelli. Al 38' lo stesso Falcinelli chiede il rigore per una trattenuta di Hysaj. Al 38' ultimo cambio Napoli con El Kaddouri per Mertens. Al 44' il Crotone accorcia le distanze: Capezzicrossa da sinistra, Claiton tocca di testa e libera Rosi che davanti la porta batte Reina.
TORINO-LAZIO 2-2
Torino e Lazio di dividono la posta in palio con un 2-2 spettacolare e tutto sommato giusto e che ribadisce come le due squadre posso ambire ad un campionato di alta classifica. Formazioni in campo con uno speculare 4-3-3 e tanti ex pronti a lasciare il segno. Uno e' ovviamente mister Mihajlovic, che infila nel tridente, oltre a Belotti, Falque e Ljajic, i cui trascorsi romanisti fanno respirare loro l'atmosfera di un derby; l'altro e' Immobile, punta unica di Inzaghi jr, affiancato da Keita e Felipe Anderson (Radu e' squalificato, De Vrij, Bastos, Biglia, Lukaku, Milinkovic e Kishna riempiono l'infermeria). Per i biancocelesti, il piu' pericoloso e' proprio Keita: il senegalese al 4' spedisce sull'esterno e al 35' si divora il gol del pareggio, volando in contropiede e spedendo malamente a lato davanti ad Hart. Il Toro, infatti, era gia' passato in vantaggio dopo un tentativo velleitario di Ljajic (8') e una bella conclusione da fuori di Baselli (13'). E il 20': errore di Lulic, Valdifiori ruba palla, cross perfetto di Zappacosta e Falque stacca per l'1-0. La reazione della Lazio c'è ma non è granché incisiva perche', tolta la ripartenza di Keita, si registra solo la spaccata di Cataldi al 27' dopo una grande azione di Felipe Anderson sull'out sinistro. Al 33', contatto nell'area biancoceleste tra Wallace e Barreca, Giacomelli non intravede nulla di irregolare e fa giustamente proseguire. Prima dell'intervallo ci provano ancora Falque e Lulic ma l'1-0 per i padroni di casa resiste.
In avvio di ripresa, al 7', si fa vedere anche Immobile, che impegna Hart su assist di prima di Keita. Inzaghi fa entrare Djordjevic per dare piu' consistenza all'attacco biancoceleste, riuscendo nell'intento anche se Marchetti, al 12', deve respingere con i pugni una velenosa punizione di Ljajic. La partita cala un po' di ritmo ma non di intensita', i contrasti si fanno duri e la Lazio, al 26', pareggia: splendido cross di Felipe Anderson sul secondo palo, Immobile si esibisce in acrobazia e insacca l'1-1, senza festeggiare come vorrebbe. Si intensificano i cambi, Falque al 31' fallisce di poco il bersaglio dalla distanza. Al 35' Belotti prova a dare un senso compiuto alla sua partita con un tiro senza ambizioni ma e' Hart, al 37', a salvare la sua porta su conclusione a botta sicura di Cataldi. La Lazio pero' non molla la presa e Murgia, appena entrato, trova la gioia del suo primo gol in Serie A, insaccando di testa al 39' direttamente da corner.L'incontro sembra terminato ma al 46' arriva il rigore per i piemontesi: tiro di Ljajic appena entrato in area, Parolo respinge con il braccio un po' largo e Giacomelli indica il dischetto su suggerimento del giudice di area. Lo stesso ex giallorosso si sistema la sfera per firmare il 2-2 conclusivo.
CAGLIARI- FIORENTINA 3-5
La Fiorentina di Paulo Sousa si riprende la scena del campionato italiano dilagando in quel di Cagliari con cinque reti (a tre) firmate da due dei giocatori piu' criticati, Kalinic (tripletta) e Bernardeschi (doppietta), autori di una prestazione monstre come tutto l'attacco viola. Da registrare, invece, la difesa, che concede tre reti ai sardi: dopo il vantaggio iniziale di Di Gennaro nella ripresa accorciano Capuano e Borriello per il pirotecnico 3-5 finale. Per risollevare la balbettante Fiorentina di questo inizio campionato il tecnico portoghese ha puntato su un modulo inedito per lui: un 4-4-2 con Tello e Bernardeschi sulle fasce e Ilicic libero di svariare. In extremis Rastelli recupera Borriello dall'influenza che ha messo ko invece Ceppitelli, sostituito da Salamon. Si accomoda in panchina l'eroe di San Siro Melchiorri. Vantaggio immediato dei padroni di casa al 2' con Di Gennaro, che da quando e' stato restituito all'antico ruolo di trequartista gioca con una marcia in piu'. Sau si destreggia sulla sinistra e tocca per Murru che pesca il centrocampista ex Palermo tutto solo a centro area per il piu' facile dei colpi di testa. Difesa viola mal posizionata, che rischia di capitolare ancora al quarto d'ora, sempre per mano di Di Gennaro, che spara due volte verso la porta di Tatarusanu: sul primo tentativo è bravo il portiere rumeno a respingere, il secondo pallone finisce in curva. La squadra viola, sorniona, non resta però a guardare e lentamente prende campo con il suo possesso palla avvolgente (62% all'intervallo). E' Ilicic a scaldare i guantoni di Storari, prima con un calcio di punizione ben respinto dall'estremo difensore, poi con un'incursione in area frenata da Salamon. A sbrogliare la matassa viola ci pensa Kalinic, che al 20' brucia la difesa sul filo del fuorigioco e sfiora il cross (deviato) di Tello quel tanto che basta per superare Storari. L'ex Dnipro e' scatenato e sei minuti dopo stoppa un lancio lungo dalla retroguardia e dalla destra si inventa un assist sul secondo palo a tagliare fuori l'intera difesa rossoblu' per l'1-2 di Bernardeschi. Il talento azzurro, finalmente riconsegnato al suo ruolo naturale di ala sinistra, mostra tutta la sua classe al 32' quando avanza fino al limite dell'area e, indisturbato, scarica un sinistro al fulmicotone sotto l'incrocio sul quale nulla puo' Storari: prima doppietta in A, il 3-1 viola e' servito. Il Cagliari è frastornato e non azzecca piu' due passaggi di fila. Kalinic non ha pieta' e al 40' lo punisce ancora con un tiro a giro dopo uno slalom dello scatenato Bernardeschi. Il croato, tra i più bersagliati dalle critiche, non è ancora sazio e in apertura di ripresa si toglie un altro sassolino dalle scarpe, ancora di testa su traversone al contagiri di Tello, con Bruno Alves e Salamon a fare le belle statuine. (AGI)