M ilano - Una domenica nera per l'Inter e per Mauro Icardi. Come in un copione annunciato, le polemiche che hanno preceduto la sfida a San Siro con il Cagliari per gli attacchi del bomber argentino alla Curva nord nerazzurra, cuore della tifoseria interista, hanno portato a una contestazione, a un rigore sbagliato da Maurito e alla sconfitta 1-2 della squadra di Frank De Boer.
In serata, c'è stata anche una sgradevole coda con una quarantina di ultras interisti che sono appostati davanti alla casa di Icardi e hanno aspettato il suo rientro esponendo uno striscione con la scritta "Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o fai da infame?", allusione alle parole dell'ex doriano che nella sua autobiografia aveva minacciato di far "ammazzare" chi ce l'aveva con lui da 100 criminali argentini. Secondo quanto riferito dall'ex difensore di Bari e Juventus, Massimo Brambati, opinionista di 7Gold, gli ultras hanno circondato la macchina di Icardi che è stato salvato dall'intervento del portiere del condominio, membro di una cooperativa di sicurezza, che si è presentato fuori dal condominio "con una pistola in bella vista". Icardi ha poi chiesto che venisse rimosso lo striscione. La moglie e agente di Icardi, Wanda Nara, ha però minimizzato, negando che vi sia stata un'aggressione: "Non è successo nulla al nostro rientro, siamo entrati in casa senza alcun problema", ha dichiarato al sito FcInter1908.
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Già prima dell'inizio della partita con il Cagliari, la curva nord dell'Inter si era schierata duramente contro Icardi esponendo vari striscioni. "Usi un bambino per giustificarti e tirarci fango in faccia. Non sei uomo... non sei capitano... Sei solo una vile m........", era scritto su uno di questi . E poi cori come "Icardi uomo di m...." e "Togli la fascia", anche se poi il resto dello stadio, peraltro gremito, lo ha spesso applaudito coprendo i fischi.
"Sempre avanti", 'l'autobiografia pubblicata da Sperling & Kupfer ha scatenato le ire dei tifosi: "Perchè tante fantasie, inesattezze, squallide finzioni" si legge in un comunicato della "Curva Nord Milano 1969". "Siamo sbigottiti, amareggiati, allibiti. Follia pura. Mitomania. Bugie. Bugie. Bugie. Fango per farsi bello, contro di noi. Icardi con noi ha chiuso. Togliti la fascia. Pagliaccio". "Icardi è bugiardo quando racconta dell'episodio di Sassuolo" si legge ancora nella nota di oggi con cui i tifosi nerazzurri contestano la ricostruzione fatta dall'argentino dello scontro avvenuto con i rappresentanti della Curva dopo Sassuolo-Inter della stagione 2014-2015."E ci piacerebbe non rivangare quella giornata dove i suoi compagni di squadra erano arrivati a prenderlo per il collo, pretendendo da lui un atteggiamento meno arrogante nei confronti del popolo interista. La Curva non è da temere, la Curva è da rispettare. Nessuno deve avere paura di nessuno, basta avere la coscienza pulita, essere onesti, primariamente con se stessi". Icardi aveva affermato di aver visto un ultrà strappare la sua maglia a un bimbo" e di averlo insultato, poi riguardo a ad alri supporter che lo avrebero minacciato, aggiunge: "'Sono pronto ad affrontarli uno a uno. Quanti sono? Cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio e faglielo sentire: porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo”.
Icardi ha chiesto scusa alla Curva Nord con un lungo messaggio sui social network in cui si rivolge ai tifosi dando loro sempre del 'Voi' con la maiuscola: "Io e i miei compagni abbiamo bisogno di Voi", ha scritto, "state vicini all'Inter, come avete sempre fatto. Con affetto, Mauro". "Sono sorpreso e dispiaciuto. Sorpreso perché relativamente all'episodio di Reggio Emilia ho semplicemente riferito di come, complice l'adrenalina post-partita ed il cattivo momento che stava attraversando la squadra, 'a caldo' ho perso la testa. Volevo semplicemente rendere l'atmosfera di quell'episodio. Tanto è vero che nel libro ho aggiunto che avevo sputato fuori frasi esagerate (ed il verbo sputare già rende l'idea di quanto inopportuna fosse stata la mia reazione)".
Icardi si è detto "dispiaciuto per questo polverone che si è creato". "Ho semplicemente raccontato un episodio seguendo i miei ricordi. Oltretutto se uno avesse un minimo di sale in zucca non rischierebbe di offendere la propria curva, strategicamente se fossi stato in mala fede avrei usato parole accattivanti nei vostri confronti. Non l'ho fatto perché nessuno voleva offendere o mancare di rispetto a nessuno. La fascia da capitano rappresenta la realizzazione dei miei sogni di bambino, la gioia che ho donato prima di tutto alla mia famiglia e poi a me stesso. Siete Voi che io cerco ogni domenica appena faccio gol, é il Vostro abbraccio che io cerco per primo. perché io amo l'Inter".
L'incidente avrà comunque strascichi: Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, ha preannuncia provvedimenti. "Non ci voleva questa 'cosa' alla vigilia di una partita così importante", ha spiegato, "purtroppo i social vengono usati a volte in maniera negativa. Ognuno può scrivere quello che vuole, su internet e sui libri, ma non può danneggiare l'immagine di una grande società come l'Inter". "Sicuramente", ha aggiunto, "ci saranno dei provvedimenti ma non so dirvi ancora quali saranno. Prenderemo una decisione dopo la partita". Potrebbe essere a rischio anche la fascia da capitano. "Vedremo: faremo di tutto per far rispettare i tifosi, che sono per noi la cosa più importante".
Il ds Piero Ausilio ha confermato che la società parlerà con Icardi e deciderà i provvedimenti: "Prenderemo la decisione migliore", ha assicurato, "tirare fuori sciocchezze del passato è stato sbagliato, e anche tirarle fuori in modo non veritiero. Al di là di questo rimane il fatto che Icardi ha fatto una sciocchezza".
In questo clima, l'epilogo di Inter-Cagliari non era imprevedibile e ha visto l'Inter subire la prima sconfitta in casa, nella terza partita di fila senza vittorie in campionato. Inerazzurri, avanti con Joao Mario, si sono fatti rimontare in casa da un Cagliari che è passato con Melchiorri e un'incredibile autorete di Handanovic. Pomeriggio da incubo per de Boer, che sbilancia pesantemente la sua squadra dopo aver subito il pari, privandola dei suoi punti di riferimento. Subito un brivido per l'Inter, con Ceppitelli che di testa sfiora l'incrocio dei pali su corner di Di Gennaro; poi l'Inter cresce, anche se Storari deve intervenire soltanto sui cross che piovono in continuazione dai piedi di Candreva e Perisic. Al 26' la possibile svolta: dubbio rigore concesso da Valeri, su segnalazione di Rizzoli, per una manata di Bruno Alves a Icardi.Nonostante la pressione per la pesantissima polemica con la Curva Nord, il numero 9 si prende la responsabilita' di calciare, spedendo pero' il pallone a lato (26'). San Siro reagisce applaudendo Icardi, alle prese con un fastidio al ginocchio. La volée di Joao Mario non ha fortuna, mentre il destro di Candreva trova pronto Storari. Al rientro nessun cambio e Cagliari più aggressivo: in contropiede, il sinistro a giro di Di Gennaro non spaventa piu' di tanto Handanovic. Al 51' inserimento di Joao Mario per Perisic, anticipato da Pisacane sul piu' bello. Doppia opportunita' per il Cagliari: Handanovic e' decisivo su Melchiorri e soprattutto Sau, poi Pisacane segna ma e' in netto fuorigioco.Sul ribaltamento di fronte, pero', passa l'Inter: Joao Mario avvia e chiude l'azione dopo la rifinitura di Perisic e la parata di Storari, primo gol per il portoghese con la maglia dell'Inter. Lo svantaggio non spaventa il Cagliari e de Boer si aggrappa di nuovo ad Handanovic, impeccabile sul sinistro al volo di Melchiorri.Rastelli sceglie Borriello per Sau, de Boer si copre con Gnoukouri per Banega. Icardi spreca il bis su cross di Ansaldi, al 71' ecco il giusto pari del Cagliari: Melchiorri sfrutta una svirgolata di Murillo che rimette in gioco l'attaccante, freddo stavolta davanti ad Handanovic. Tutto da rifare per l'Inter, che rischia grossissimo all'81', quando Melchorri sfiora la clamorosa doppietta dopo il cambio tattico di de Boer, passato al 3-4-3 con l'ingresso di Jovetic per Ansaldi. E' crollo: un autogol di Handanovic su cross deviato di Melchiorri condannano i nerazzurri, che rischiano di subire il tris con Borriello e Isla. Assalto finale dell'Inter, ma il Cagliari porta via tre punti con grande merito. (AGI)