R oma - In Torino-Roma Francesco Totti ha segnato il suo 250° gol in Serie A. Il record di Silvio Piola e' piu' vicino... "Diciamo che e' uno dei miei obiettivi, anche se so che sara' praticamente impossibile raggiungerlo. Pero', come ho sempre detto, i traguardi principali sono altri, quelli di squadra: cercheremo di vincerle tutte quante, tutti insieme. Gli obiettivi personali bisogna metterli da parte". Cosi' il "Capitano" parla dei suoi obiettivi e della stagione in corso nell'intervista rilasciata a Roma TV nel giorno del suo 40° compleanno. Il suo gol, pero', non e' bastato per evitare la sconfitta contro i granata: "Non abbiamo messo in pratica tutto quello che ci ha chiesto il mister. Noi eravamo sicuri di andare al Torino, vincere e fare la nostra partita come spesso accade. Qualcosa, pero', non e' andato nel migliore dei modi e purtroppo abbiamo fatto un piccolo passo falso. Ma siamo ancora convinti che possiamo rialzare la testa" afferma, poi prosegue: "Sta mancando la continuita' di risultati, la voglia di far vedere che questa squadra e' pronta per grandi traguardi, ma, un po' per colpa nostra, un po' per sfortuna e un po' per piccoli episodi non siamo ancora riusciti ad ottenere quello che volevamo dall'inizio. Ma il gruppo ha la voglia di reagire e di portare la squadra ai massimi livelli". Quarta in classifica, Totti crede ancora nella possibilita' di riacciuffare le prime due della classe: "Ognuno puo' dire la sua e pensare cio' che vuole, un conto e' aprile, un altro e' settembre. A sei giornate dall'inizio tutto e' aperto e qualche sconfitta e pareggio in piu' ci possono stare. Come ho detto prima, se troviamo la continuita' di squadra siamo li' vicino alla Juve e al Napoli".
Da Messi a Verdone, pioggia di auguri
Alla domanda su qual e' il segreto della tua longevita' sportiva, il "core de Roma" risponde: "La passione e' la risposta migliore perche' dietro questa c'e' tutto: c'e' una strada che ti porta fino all'apice, a fare vedere al mondo intero che il calcio non ha eta'. Se riesci a gestirti e a fare bene come sto facendo io, l'eta' non conta. Poi se sei supportato da un gruppo che ti aiuta a far vedere le tue potenzialita' riesci a gestirti molto meglio.La fortuna mia e' che ho sempre fatto una vita tranquilla e da professionista, poi e' normale che qualche volta sono uscito anche io, ho fatto tardi anche io: la vita e' una sola e bisogna anche divertirsi, bisogna anche portare a casa queste cose perche' ti fanno stare bene sia in campo, sia fuori. Quando hai una famiglia che ti aiuta, torni a casa e vedi i figli e la moglie che sono tutti contenti, dai sempre qualcosina in piu' rispetto agli altri". E al figlio Cristian augurerebbe di fare il calciatore fino a 40 anni? "Io da una parte gli auguro tutto il bene possibile, perche' vedo che in questo momento si diverte, e' innamorato del calcio, ha sempre la palla al piede sia in campo sia fuori, e' cambiato tantissimo rispetto a due o tre anni fa.Dall'altra non glie lo auguro perche' non e' semplice per lui avere un cognome cosi' sulle spalle, ogni volta lo accostano a me e prendono come riferimento il padre. Questa cosa mi da' fastidio sinceramente perche' so quello che puo' succedere". Francesco, quindi, rivela che a volte rivede lui da piccolo nel figlio Cristian: "In alcuni momenti mi rivedo in lui, anche se all'eta' che ha lui io ero molto piu' forte. Pero' ha margini di miglioramento. Anche se lui non deve sentire queste cose, io sono un padre tedesco, come faceva mio padre con me lui per me e' il piu' scarso di tutti, gli diro' sempre cosi' perche' mi hanno insegnato questo" dice Totti. "Non avrei mai pensato di arrivare a 40 anni a giocare a questi livelli, sempre con la stessa maglia, con la fascia da capitano e il numero 10. E' un sogno che hai da bambino ma non tutti i sogni si realizzano. Io ci sono riuscito e me lo godro' fino alla fine".
Quindi il gol che vorrebbe segnare in questa stagione: "Spero di segnarlo nella finale di Europa League". Alla domanda su cosa sceglierebbe per regalo per isuoi 40 anni, il capitano giallorosso non ha dubbi: "Mi leverei 10 anni, sono tanti ehâ ¦Se ripenso dai 30 ai 35 credo per il calciatore quella sia l'eta' piu' bella e importante". Infine, un messaggio verso quei tifosi che gli hanno sempre dimostrato un grande amore: "L'amore per i tifosi della Roma non finira' mai, anche quando smettero' rimarra' dentro me stesso in tutto e per tutto ovunque andra'. Saranno pure stanchi di sentire sempre le stesse frasi e parole da parte mia. E' un messaggio da fratelli, da tifosi, perche' io sono un tifoso della Roma e so quanto tengono a questa squadra e questi colori. Quando scendo in campo cerco di dare qualcosa in piu' per loro, per farli contenti e felici. So che la settimana e' lunga e quando vince la Roma diventa piu' semplice. L'augurio e' che possano vedermi per un altro po' di tempo".(AGI) Red/Bru