M ilano - "Solo vincere ci renderebbe felici. Solo quello": E' questo il messaggio che Diego Simeone lancia in conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League contro il Real Madrid a San Siro. Guai a pensare a un Atletico che si accontenti di essere arrivato all'ultimo atto, perchè dopo aver sfiorato l'impresa due anni fa a Lisbona vuole finalmente mettere le mani su quella coppa mai conquistata. "Mi piace avere 130 anni di storia sulle spalle, amo questo, amo la pressione - garantisce il Cholo - Giocare una finale e' assolutamente fantastico e vincere e' anche meglio. Quell'esperienza - il riferimento al 2014 - ti fa desiderare di essere rivissuta. Non è facile, devi concentrarti, reinventarti, cambiare i giocatori senza cambiare l'impegno, i valori, il lavoro. Ma se continui a lavorare, se perseveri, allora ottieni quello che vuoi. Io guardo sempre avanti, provando a trovare il meglio in ogni situazione e se pensate che siamo superstiziosi state sottovalutanto il lavoro che stiamo portando avanti". Secondo il tecnico argentino, la chiave della finale potrebbe essere l'approccio in avvio. "L'inizio della partita sarà molto teso, molto equilibrato. Casemiro permette loro di riunirsi meglio se perdono palla e di mantenere il potenziale offensivo. Chiunque vincerà i primi duelli avra' un vantaggio e il Real Madrid, con le sue doti tecniche, potrebbe provare a giocare di più".
Simeone ha respinto le accuse di anti-calcio, di non-gioco, rivolte ai suoi Colchoneros: “Ronaldo (il Fenomeno, ndr) dice che non gli piacciamo? Il calcio è come la politica e la religione, tutti possono avere una opinione ed esprimerla. Io le rispetto, ma non me ne curo”. Da qui al piano gara il passaggio è semplice: “Come giocheremo? In undici nella loro area. No, non credo che cambieremo molto, né noi, nè loro". (AGI)