R oma - "Totti gioca e continuerà a giocare nella Roma. Come sapete continuerà a essere parte della squadra giallorossa e della nostra famiglia anche per un tempo lunghissimo in futuro". Così il direttore generale Mauro Baldissoni, in un'intervista rilasciata a Roma TV prima della partita contro l'Al Ahly, "anticipa" quella che sembra ormai la conclusione positiva della lunga querelle legata al rinnovo di contratto del capitano della Roma. "Francesco è irraggiungibile, è ormai una leggenda e quando lo si è, si entra nella dimensione della favola dove il confine tra la realtà e l'immaginifico si perde - ha proseguito il dg giallorosso -. Totti va oltre, lui è un simbolo universalmente riconosciuto non solo della Roma ma anche del calcio in generale".
Se Totti è "un simbolo universalmente riconosciuto", negli Emirati Arabi il più amato è Salah."Parliamo di un paese di 9 milioni di persone di cui 1 milione provenienti dall'Egitto, Salah per tutto il mondo arabo è un riferimento calcistico. Noi siamo felici di averlo con noi e di poter beneficiare dell'effetto che lui ha su un pubblico nuovo rispetto a quello a cui la Roma era abituato ad avere precedentemente al suo arrivo - spiega Baldissoni -. Non se se possiamo dire che ha raggiunto la popolarità del nostro capitano. Diciamo che c'è ancora molta strada da fare per arrivare a quel livello, però è bello metterli e vederli insieme nello stesso posto e vedere la reazione dei tifosi: possono anche essere un po' una testimonianza temporale tra il passato e il futuro della Roma.Ma come ho detto il passato non è ancora passato e non passerà mai, visto che comunque Francesco continuerà a giocare con noi".
Non solo Totti e Salah, Baldissoni parla anche di Strootman che dopo il lungo calvario per gli infortuni torna in nazionale."Quella di Kevin è ovviamente una vicenda tecnica, ma anche umana e molto toccante per noi. Gli siamo stati vicini in questi mesi.Lui è un campione straordinario, lo sappiamo tutti e ha sofferto molto. Molti calciatori devono convivere con infortuni vari, ma quello subito da Strootman è qualcosa di sicuramente più negativo per la gravità di quello che ha dovuto subire fisicamente ma anche per le implicazioni psicologiche che si vanno ad innestare su un percorso di recupero così lungo visto che Kevin ha praticamente perso due stagioni - spiega il dg giallorosso -. Averlo recuperato a pieno titolo con la Roma è stata una grande gioia per tutti, ma per lui ovviamente sentirsi un calciatore pienamente recuperato anche con la convocazione in nazionale, certificazione che finalmente terminato e siamo quindi estremamente felici di questo". (AGI)