L ondra - Il Leicester di Claudio Ranieri e' campione d'Inghilterra: il Tottenham, il suo diretto avversario, ha infatti pareggiato 2-2 sul terreno del Chelsea e restano quindi sette i punti di vantaggio delle 'Foxes' a due giornate dal termine della Premier League e dunque titolo alla 'Cenerentola' d'Inghilterra. Eppure sembrava che almeno per oggi non ci sarebbe stato titolo perche' gli Spurs allo Stamford Bridge avevano chiuso il primo tempo in vantaggio per 2 a 0 con gol di Kane e Son. E invece nella ripresa dapprima Cahill e poi Hazard a sei minuti dal termine hanno consentito ai 'blues' di pareggiare i conti con la squadra allenata dall'argentino Pochettino, e cosi' facendo hanno realizzato il sogno della citta' di Leicester.
Emanuela Audisio: non è una favola, ma la realtà
Con il Leicester la classe operaia va in Paradiso. E' l'ennesima favola che il mondo del calcio sa regalare. Davanti a colossi come Manchester City, Manchester United, Chelsea, Liverpool e Arsenal, club dal palmares di gran lunga piu' ricco e con molti piu' soldi in cassa, le Volpi guidate da Claudio Ranieri hanno compiuto un piccolo grande capolavoro portando alla ribalta una cittadina di poco meno di 350mila abitanti. Anche in provincia, insomma, si puo' vincere e del resto l'impresa del Leicester non e' un inedito. Ne sappiamo qualcosa in Italia dove due squadre hanno scritto una pagina di storia simile. Come dimenticare l'incredibile cavalcata del Verona di Bagnoli, che fece suo lo scudetto '84-85 precendo squadre ben piu' blasonate, dall'Inter di Rummenigge alla Juve di Platini, passando per il Napoli dell'esordiente Maradona.
La più grande impresa della storia del calcio inglese l'ha guidata un italiano. Grande @LCFC. Grandissimo mister Ranieri. #pazzesco
— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 2, 2016
Se quello dell'Hellas fu un exploit isolato, il trionfo della Sampdoria nel '90-91 assunse invece le forme di un traguardo annunciato. Con Boskov in panchina e la' davanti i gemelli del gol Vialli-Mancini, i blucerchiati misero le mani sullo scudetto dopo una serie di stagioni che li avevano visti raccogliere altri trofei (tre Coppe Italia e una Coppa delle Coppe) ma non si puo' dimenticare che avevano di fronte il Milan stellare di Sacchi, il Napoli di Maradona, l'Inter dei panzer tedeschi e la Juve che l'estate prima si era assicurata Roberto Baggio. Ma anche guardando fuori dai confini italiani, le favole alla Leicester non mancano.
In Francia, per esempio, gli ultimi vent'anni hanno visto salire sul trono realta' come l'Auxerre nel '96, il Lens nel '98 e soprattutto il Montpellier nel 2012, capace di arrivare davanti al ricco Paris Saint Germain degli sceicchi. La Coruna e' una cittadina di quasi 250 mila abitanti in Galizia ma nel 2000 e' stata la capitale di Spagna. In una stagione anomala che ricorda molto quella della Premier vinta dal Leicester (il Barcellona campione uscente perse 12 gare, il Real fini' addirittura quinto mentre l'Atletico guidato da Ranieri fino alla 26^ giornata retrocedeva in seconda divisione), il titolo ando' al Deportivo di Mauro Silva, Djalminha e Maakay, a cui bastarono 69 punti.
Non fa eccezione la Germania, dallo storico successo del Kaiserslautern neopromosso ('98) a quello del Wolfsburg guidato da Magath nel 2009, con Barzagli e Zaccardo in difesa e davanti Dzeko e Grafite, 54 gol in due e corazzata Bayern Monaco beffata per due punti. Ora e' il momento del Leicester, con l'Inghilterra che torna a stupirsi 38 anni dopo il Nottingham Forest di Brian Clough, capace poi di vincere per due volte la Coppa dei Campioni. Perche' anche in provincia tutto e' possibile. (AGI)