M adrid - Nemmeno il Barcellona del trio delle meraviglie riesce a sfatare la maledizione della Champions e come due anni fa la corsa blaugrana si arena ai quarti contro lo scoglio Atletico Madrid. Con una gara straordinaria per intensità e voglia, i colchoneros imbrigliano - come già riuscito in parte al Camp Nou - la manovra del Barca e trovano col solito Griezmann il gol che vale la qualificazione, andando a chiudere i conti nei minuti conclusivi, sempre col francese dal dischetto. Diego Simeone porta così i suoi in semifinale e infligge a Luis Enrique la prima sconfitta aver perso sette confronti su sette col tecnico asturiano.
Se il Clasico prima e il ko dell'Anoeta poi erano suonati come preoccupanti campanelli d'allarme, la gara di stasera conferma che il Barcellona si è smarrito, col sogno di bissare il successo in Champions - impresa mai riuscita da quando la vecchia Coppa dei Campioni ha cambiato nome - che resta tale. Male Rizzoli, unico italiano ancora presente nell'Europa che conta: nel primo tempo nega un rigore all'Atletico ma ben più gravi sono gli errori nel finale, con la mancata espulsione di Iniesta e il mani in area di Gabi sanzionato non col penalty che avrebbe potuto mandare la gara ai supplementari ma con la punizione dal limite.
Grandi meriti al Cholo, che giustamente conferma la stessa formazione dell'andata, fatta eccezione per lo squalificato Torres: al suo posto Augusto Fernandez, in mezzo con Gabi, mentre Ferreira Carrasco va a fare coppia in attacco con Griezmann. Undici titolare per il Barça, con davanti il tridente Messi-Suarez-Neymar.
Colchoneros subito aggressivi, con la squadra di Simeone pericolosa in un paio d'occasioni (alto il sinistro di Gabi al 3', quattro minuti dopo Ter Stegen blocca il colpo di testa di Griezmann sul cross di Filipe Luis) e Barca bloccato. L'Atletico non concede un attimo di tregua ai blaugrana, la cui manovra viene costantemente soffocata al punto che Messi si trova a improvvisarsi terzino e rincorrere Carrasco nella sua metà campo. Contatto sospetto in area catalana fra l'ex Monaco e Piquè alla mezz'ora, Rizzoli fa proseguire ma al 36' esplode la bolgia del Calderon: meraviglioso esterno sinistro di Saul Niguez e Griezmann salta indisturbato in area per l'1-0.
Il Barcellona è solo l'ombra della squadra ammirata fino a poche settimane fa, annebbiato dal ritmo indiavolato dell'Atletico che ogni volta che arriva nei pressi dell'area blaugrana fa correre un brivido sulla schiena di Luis Enrique. Come all'8', con la traversa che nega il 2-0 sull'imperioso stacco di testa di Godin. Col passare dei minuti cresce la squadra catalana, dentro Turan e Sergi Roberto per Rakitic e Dani Alves per l'assedio del Barca. Due buone chance per Suarez ma le praterie lasciate dietro consentono all'Atletico di mettere in ghiaccio risultato e qualificazione: cavalcata di Filipe Luis, mani di Iniesta (solo giallo) e rigore trasformato da Griezmann. Il rigore lo meriterebbe anche il Barcellona nel recupero, ma Rizzoli concede solo la punizione e Messi manda alto. Per il Barcellona è buio pesto, la festa è tutta dell'Atletico. (AGI)