R oma - La Rai sembra aver trovato finalmente nella serie 'I Medici' il prodotto che rinverdisce i successi di altri sceneggiati di carattere storico come 'Marco Polo' e 'Cristoforo Colombo'. Anche gli ultimi due episodi della fiction trasmessi in prima visione mondiale dalla Rai il 1.mo novembre hanno registrato una media d'ascolto di 6 milioni 240 mila spettatori e uno share del 26.40. Gli ingredienti di questo successo sono da ricercarsi di certo nel cast, in cui ci sono tra gli altri Dustin Hoffman e Richard Madden di 'Game of Thrones', ma anche nel fascino di un'epoca che ha sempre affascinato per la commistione tra arte, scienza e intrighi di potere. Accanto al successo, inevitabili arrivano anche le critiche. E anche piuttosto pesanti: riguardano la sceneggiatura, i costumi, le scelte narrative vagamente ispirate alle serie tv Usa. La critica più severa, comunque, è rivolta a una certa sciatteria e superficialità, oltre ad una scarsa accuratezza storica nella descrizione dei personaggi.
Valga per tutte, la polemica legata all'aspetto fisico di Cosimo e Lorenzo de' Medici che sono interpretati da attori con la barba, anche se nei dipinti che li ritraggono non la portavano. Inoltre gli esperti hanno sottolineato numerose inesattezze, quali la facciata del Duomo di Firenze mostrata come la vediamo oggi, mentre fu completata solo nel 1887. Molti episodi, inoltre, malgrado siano storicamente avvenuti, per esigenze di sceneggiatura nella serie vengono romanzati o cambiati, a partire dalla morte di Giovanni di Bicci de' Medici (Dustin Hoffman) che, a differenza di quanto raccontato nella fiction, morì per cause naturali e non per avvelenamento. In realtà le inesattezze sono molteplici e sono state criticate da dicversi storici, tra cui Franco Cardini che su 'Repubblica' ha scritto: "La storia, quella vera, dov'è? Semplicemente, non c'è". E poi ha finito l'intervento con un'amara considerazione: "Dai 'titoli di coda' apprendiamo che non c'è nemmeno l'ombra di un consulente storico, nemmeno un libro serio di riferimento". In difesa della fiction 'I Medici' è intervenuto il produttore Luca Bernabei che ha spiegato che "una serie televisiva non è un documentario e il racconto deve per forza fare i conti con l'apporto creativo degli autori". E quest'ultimo, illustrato nel giorno della presentazione della fiction da Frank Spotniz (sceneggiatore con Nicholas Meyer), ha una fonte di ispirazione dichiarata, i film 'Il Padrino' e 'Amadeus', dove su certi avvenimenti e alcuni personaggi di cui si sa pochissimo vengono raccontati con profusione di inventiva. Con buon pace degli storici. .