Young Signorino si è sposato e per i suoi amici la moglie è peggio di Yoko Ono

Per il suo mentore Kardakan “da quando nella sua vita è arrivata questa donna, è cambiato totalmente, e alla fine si è eclissato da noi. Tutto il team la considera una grande delusione. Persone così in questo ambito si chiamano ‘gold digger’. Sono donne che cercano di allontanare gli artisti dagli amici per fare soldi, manipolandoli"  

young signorino moglie sposato
 Instagram / Young Signorino
 Young Signorino

Sono di pochi giorni fa le foto del matrimonio di Young Signorino, il giovane trapper autodefinitosi “figlio di Satana”, evidente ennesima dimostrazione della capacità dell’amore di vincere su tutto, perfino su chi proviene, di stirpe, dal male assoluto.

Una storia interessante quella di Signorino, un figlio, un ricovero in clinica per un tentato omicidio e poi il successo su YouTube, le ospitate da Chiambretti e la sua musica soprattutto, che ha spaccato in due l’Italia tra chi lo considera un idiota e chi lo considera un idiota ma guarda lo stesso i suoi video, probabilmente per consolarsi pensando che nella vita può sempre andare peggio.

C’è anche chi lo considera un genio, sia chiaro, chi opera un revisionismo musicale ai limiti del sovrannaturale e considera le opere di Young Signorino, tra le quali non possiamo fare a meno di citare “Mmh ha ha ha”, “La Danza Dell'Ambulanza” o “Dolce droga”, capolavori di una nuova epoca musicale; perlomeno decadente oseremmo aggiungere noi sperando di non offendere nessuno.

Ne avevamo scritto già in passato, quando durante il primo live un ragazzo, idiota per davvero, gli aveva lanciato un bicchiere mentre il nostro si esibiva sul palco di un locale di Padova, condannando il gesto naturalmente ma contestando anche il messaggio pericoloso che poteva passare attraverso l’opera di Signorino, indiscutibilmente obbrobriosa, per cui qualsiasi cosa prodotta e smerciata poteva passare perché nuova. No, lo avevamo detto, a costo di fare la figura dei vecchi babbioni, non tutto può passare, e il suddetto neo principe del male proprio non passa.

Ai tempi scrivevamo: “Young Signorino è qualcosa di offensivo per occhi e orecchie, talmente osceno da non sembrare nemmeno reale. […] Osceno a tal punto da sembrare una sorta di parodia, qualcosa fatta malissimo dall’inizio alla fine e sotto tutti i punti di vista solo per prendersi gioco di noi. Sia chiaro, in quel caso sarei il primo ad alzarmi in piedi e concedere i fantozziani 92 minuti di applausi, perché si tratterebbe di un genio della comunicazione assoluto, la dovremmo prendere come una sculacciata serissima alla nostra intera società da parte di un artista che potrebbe dare del tu a Andy Warhol e tutta la factory”. Bene, sappiatelo, la poltrona che sorregge stanca le nostre membra comincia a scottare, perché le ultime rivelazioni su Paolo Caputo, vero nome di Satana Jr., post matrimonio sono dissacranti: non ha mai avuto un figlio, ma sogna di avere il primo proprio con la donna appena diventata sua moglie, lo ha confessato in una lunga intervista a Noisey.

Dice anche di essere stato costretto a raccontare certe cose sulla sua storia. Ma tutto il mondo della musica a quel punto si è fermato per chiedersi “perché?”. Chi mai ha potuto costringere il trapper a costruire un personaggio simile e cos’altro è falso di ciò che conosciamo (o crediamo di conoscere) del nostro giovane maledetto dal cuore morbido? E se, come sospettavamo, tutto fosse finto? Beh, confermiamo, saremmo pronti ad alzarci in piedi per conferirgli il giusto tributo. Ma sono le dichiarazioni a Il Fatto Quotidiano di Kardakan che contribuiscono a farci vacillare la terra sotto i piedi. Il rapper tunisino, amico, consigliere e manager di Young, si dice subito estremamente deluso dal comportamento di questa nuova versione innamorata del suo assistito: “Sono deluso da Young Signorino, mi sento pugnalato. Per lui ero un buon consigliere, un ottimo amico, un direttore artistico e anche dj, dato che lo accompagnavo sempre sul palco con la maschera sul volto” dice stizzito come solo gli amici traditi sanno essere, infatti sostiene Sabri Jemel (suo vero nome), tutto sarebbe cambiato dopo che Cupido ha bussato alla porta: “Da quando nella sua vita è arrivata questa donna di 34 anni non è stato più possibile interfacciarsi con lui, è cambiato totalmente, e alla fine si è eclissato da noi. Tutto il team la considera una grande delusione. Persone così in questo ambito si chiamano ‘gold digger’. Sono donne che cercano di allontanare gli artisti dagli amici per fare soldi, manipolandoli. Non a caso il suo primo video da quando si è allontanato da noi (Coma Lover, ndr) è stato realizzato da lei. Ma adesso cosa mangeranno, senza date o contratti?”.

Young Signorino quindi sarebbe cascato nella più classica delle trappole amorose in versione rock, ha incontrato una Yoko Ono che lo ha strappato alla sua arte. Dopo esserci presi qualche minuto per l’autofustigazione nell’aver paragonato anche vagamente Young Signorino a John Lennon proseguiamo la lettura dell’interessante intervista, perché i problemi non finiscono qui: “Lui ha ancora degli obblighi verso questo management, non si può esentare dall’oggi al domani. Noi non eravamo solo una famiglia artistica per lui, gli facevamo come fonte d’appoggio a livello famigliare. Se si deciderà di andare di fronte a un giudice sarà lui a decidere chi avrà ragione e chi avrà torto. - rivendica a ben ragione l’amico manager - Finché questi obblighi erano rispettati c’erano date, feedback, contatti. Eravamo anche in trattativa con delle major discografiche, alcune italiane e altre internazionali. Mancavano solo pochi dettagli per chiudere alcuni contratti per lanciarlo all’estero. Da Dua Lipa ai Radiohead, in tanti si erano accorti di lui. E poi era in programma un libro con Rizzoli. Ora tutto è andato in frantumi”.

Beh, effettivamente se si pensa che ci è stata negata la possibilità di godere di un featuring tra Young Signorino e i Radiohead (che scopriamo, ammettiamo con un briciolo di malizioso stupore, essere suoi fan) anche a noi comincia a salire il sangue al cervello. Dopo David Bowie e Mick Jagger, Bob Dylan e Johnny Cash, Freddy Mercury e Montserrat Caballé, la storia del rock poteva arricchirsi di un featuring indimenticabile, negato solo dall’entrata in scena di una donna che sarà il tempo, a questo punto, a condannare per il danno procurato.

Procurato anche allo stesso Signorino che, sempre secondo le rivelazioni di Kardakan, avrebbe riscontrato problemi nella gestione dei live: “Da quando è solo senza di noi l’unica data che ha annunciato è stata quella dei Magazzini Generali a Milano, ma hanno fatto solo 20 biglietti in prevendita e quindi è saltata”. Ma soprattutto, il rapper/manager nega assolutamente le accuse di aver imposto a Caputo di raccontare certe frottole sulla sua storia personale: “Nessuno gli ha mai detto cosa dire. Ha inventato tutto lui, così come la cosa del coma, della clinica psichiatrica, di Satana. Ma questo è intrattenimento puro. Lui ha mentito sulla sua vita, ma se lui mentiva io dovevo romanzarla al meglio. Non potevo smentire un mio artista e dire ‘no, non è così’. Noi abbiamo solo inventato il personaggio Signorino: la musica, i beat, i testi. Lui voleva essere il Marilyn Manson italiano, e allora noi lo facevamo sentire così. Anzi, dirò di più: eravamo sulle tracce di Manson per un feat, che sarebbe dovuto entrare nel primo disco di Signorino”.

Dua Lipa, Radiohead e Marilyn Manson, una lacrima solca triste le rughe del nostro volto pensando a quello che poteva venir fuori in un disco dalle collaborazioni tra il nostro Paolo Caputo e questi mostri sacri della musica contemporanea. Ma tutto è ormai andato in frantumi, come abbiamo sentito dalla bocca di chi ha creato questa vera e propria truffa, che ci ha fatto sognare e che ora, presumibilmente, perde il senso di esistere. Potrebbe rimanere la musica qualora ci fosse musica, ma a questo punto noi alziamo le mani ammettendo di non averci capito nulla, non pretendiamo certo di capirne più dei Radiohead, e ci alziamo in piedi, come promesso, dando per scontato che trattasi di un performer che ha tenuto incollati allo schermo milioni di persone semplicemente facendo la faccia da idiota e raccontando un sacco di idiozie. Gli unici veri idioti in questa storia, facciamo ammenda, siamo noi.      



Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it