M arc Monnet ha scelto un luogo insolito per presentare la stagione 2019 del Festival Printemps des Arts di Monte-Carlo. Il direttore della rassegna ha invitato la Principessa Carolina di Hannover, presidente del festival, di Patrice Cellario, consigliere governativo del Ministro degli Internie di Jean-Charles Curau, direttore degli Affari Culturali del Principato nonché segretario generale del festival nel Parking du chemin des Pêcheurs di Monaco
La prossima programmazione si estende per 5 settimane dal 15 marzo al 14 aprile ed è articolata in 22 concerti e un film ospitati in 9 differenti luoghi del Principato. Difficile rintracciarne un denominatore comune, emerge invece la volontà di incuriosire attraverso un percorso che spazia dal barocco al contemporaneo in un gioco di riflessi e di rimandi tra passato e presente con incursioni nella musica asiatica e nell’universo musicale dissacrante e divertente di Mauricio Kagel. Figurano interpreti e formazioni quali la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, il direttore Peter Eötvös.
Parola d’ordine: rinnovamento e fiducia nel pubblico, nel suo desiderio di novità e di sperimentare nuove sensazioni, non solo con prime esecuzioni assolute – quest’anno affidate a Alexandros Markeas e a Yann Robin - ma anche optando per scelte “classiche” quali le forme del concerto e del quartetto d’archi scandagliate in un viaggio che dal Settecento arriva alla contemporaneità.
Tra i piatti forti del menu monegasco figurano l’integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven per le due serate inaugurali affidate al solista François-Frédéric Guy, specialista del compositore tedesco; i due ritratti consacrati a Mauricio Kagel, tra gli autori più importanti e originali del secondo dopoguerra e a Heinrich Schütz, compositore e organista tedesco e tra i massimi esponenti del periodo barocco; il viaggio a sorpresa; la forma del quartetto con i capolavori beethoveniani e quattro formazioni d’eccezione, i Quartetti Diotima, Parker, Signum, Renaud Capuçon; la "musica spaziale" con “Oktophonie di Stockhausen diffusa altoparlanti che avvolgerà il pubblico con esplosioni sonore e glissandi.
A preludio dei concerti il pubblico avrà la possibilità di incontrare gli artisti che illustreranno le opere.
A chiudere e aprire la conferenza stampa due recital musicali: in apertura il brano "Rebonds B" per percussioni di Iannis Xenakis affidato a Adelaïde Ferrière (che si esibirà anche per il concerto inaugurale) e il recital per violoncello con musiche di Britten di Cameron Crozman.