M ancano poche ore, e Francesco Gabbani sente la tensione. La voce è pienamente recuperata, e le premesse per arrivare sul gradino più alto dell'Eurofestival di Kiev ci sono tutte. "Forse non glielo dovrei dire", ha confessato a Luca Dondoni della Stampa, "ma abbiamo saputo che i bookmaker mi danno tra i favoriti, anche se c’è una spina nel fianco che potrebbe darmi fastidio. E poi sentirsi dire che sono il predestinato, che tutto gira a mio favore, che ormai si aspetta solo la proclamazione, a poche ore prima della finale fa venire voglia di mettersi le mani in tasca. Certo, uscire sul palcoscenico per nono mi fa molto piacere: nove sono le canzoni del mio album perché nove è il mio numero fortunato".
Occhio al rivale portoghese
Ma c'è un competitor che il cantante italiano, vincitore di Sanremo 2017 con 'Occidentali's Karma, teme più degli altri. "La verità è che c’è Salvador Sobral, il portoghese, che ha una canzone fortissima intitolata 'Amar pelo dois' e poi i moldavi, i SunStroke Project, che non sono male. Il portoghese però ha un pezzo nella tradizione dell’Eurofestival, con momenti jazzistici molto particolari. E quando canta è bravissimo. Incanta il palazzetto e - ammetto - piace anche a me. Ripeto, non dovrei dirlo ma qui i bookmaker giurano che io e lui in questo momento siamo testa a testa". I pronostici tuttavia sono per Francesco. La Snai considera il suo successo il più probabile tra tutti i concorrenti: 1,90 la quota di Gabbani, seguito dall’artista portoghese Salvador Sobral.
Stasera alle 21 su Raiuno con Insinna e Russo
La finale dell’Eurovision Song Contest 2017 sarà trasmesso stasera in diretta su Raiuno alle 21, con il commento di Flavio Insinna e Federico Russo. E proprio in casa Rai sono state ufficialmente smentite le polemiche sul 'tifo contro' Gabbani. Ieri si erano diffuse voci circa il timore che Gabbani potesse realmente vincere, il che avrebbe comportato l'organizzazione del prossimo Eurofestival in Italia nel 2018 con costi altissimi. La tesi era accreditata da alcuni indizi. La Rai ha ripreso a credere nell’evento solo dal 2012, quando ha ricominciato a trasmettere la finale sulle sue reti principali, dopo venti anni di assenza dell'Italia dal concorso (ma le semifinali le ha mandate in onda su Rai4); questo perché in Italia lo show è molto meno seguito rispetto agli altri Paesi. E l’evento è molto costoso: l’edizione afghana del 2014 è costata 60 milioni di euro, mentre quella austriaca del 2015 è arrivata a 35 milioni. Esiste dunque il problema di rientrare da costi che potrebbero essere molto onerosi, operazione difficile se il seguito non è alto. Da tenere presente, però che l’edizione svedese del 2016 è costata “appena” 15 milioni.
Ma già ieri è arrivato addirittura un chiarimento ufficiale da Nicola Caligiore, capodelegazione italiano della nostra missione a Kiev.Dunque, la Rai appoggia pienamente Gabbani e sarebbe felice di organizzare il prossimo Eurovision.