F ra i tre talk litiganti ci si è messo il Napoli. Il 7 marzo con la discesa in campo del nuovo talk di Retequattro “Dritto e rovescio”, sarebbe dovuta scoppiare la guerra triangolare dei talk del giovedì, con “Piazzapulita” schierata su La7 e “Popolo Sovrano” su Raidue.
Chi temeva di più l’arrivo del populista Del Debbio, richiamato alle armi da Mediaset, era il direttore di Raidue Carlo Freccero, alle prese con il difficile decollo del suo neonato talk e, aveva detto all’Agi “con un problema di ascolti concentrato nel giovedì” giornata di crisi rispetto alla buona media di rete nel resto della settimana.
Ma se il 7 marzo “Popolo Sovrano” è tornato al 2,9 di share, con un passo indietro rispetto alla risalita al 3,8 della puntata precedente, la colpa si deve “più alla partita di Europa League Napoli-Salisburgo” che ha richiamato davanti a Tv8 un milione e 631 mila spettatori, pari al 6,38 di share, fa notare Freccero, che al buon esordio di “Dritto e Rovescio”, con il 5,4 per cento di share.
Il calcio non ne ha per nessuno
Il potere anti-talk del calcio è confermato all’Agi anche da Francesco Siliato, partner dello studio Frasi, specializzato in analisi e ricerche sui media.
“Gli spettatori della partita del Napoli sono soprattutto uomini e meridionali, un po’ lo stesso pubblico dei programmi populisti” spiega, chiarendo che proprio il talk di Freccero sarebbe stato quello più corroso dal calcio.
Piazzapulita, che sfoderava un reportage esclusivo sulle carceri libiche con il 5,67 per cento, è scesa di un quasi un punto e mezzo rispetto alla puntata precedente, forse disturbata più che dal calcio dall’esordio di Del Debbio col vicepremier Salvini nel cruciale momento dello scontro governativo sulla Tav.
Ma, fa notare Siliato, Formigli è rimasto comunque al di sopra della media di rete de La7, come sopra la media di Retequattro si è piazzato Del Debbio.
Intrusioni calcistiche a parte, c’è ancora aspettativa di vita per i talk, da tempo al centro di critiche? “Sono molto legati alla politica e quindi altalenanti rispetto ai governi” spiega Siliato, sottolineando un certo overbooking.
I dubbi dell’esperto
“La Rai ne ha già parecchi”, è la sua opinione, “non si capisce perché un direttore come Freccero, a capo di una rete giovane e che ci teneva a fare audience con serie vincenti come The good doctor, abbia sentito il bisogno di averne due, Povera Patria e Popolo Sovrano, che sono molto sotto la media di rete”.
E poi ci si è messo pure Carlo Ancelotti, che si mangerà ascolti anche con la partita di ritorno di giovedì prossimo. Per capire, senza intrusi, come va la guerra dei talk del giovedì bisognerà aspettare ancora.