di Andrea Cauti @andreacauti
Roma - Daniele Vicari porta alla Festa del Cinema di Roma il suo atteso 'Sole cuore amore', primo film italiano presentato nella selezione ufficiale. Una storia di disagio sociale, ma anche di amicizia, amore e rapporti umani. Vicari racconta, dirigendo una bravissima Isabella Ragonese, Francesco Mantanari ed Eva Grieco, una storia semplice, fatta di gesti semplici, di vita quotidiana, di disperazione e di umanità. "Parlare di quotidianità è importante - spiega il regista - perché è la vita di tutti noi, fatta di amore e lavoro. E il cinema dovrebbe occuparsene, anche se in Italia non accade perché spesso preferisce raccontare gli ultimi, quelli con la pistola in mano e la cocaina nelle mutande. Ma si tratta di una piccola parte della società - aggiunge - mentre il 90% delle persone è come i miei protagonisti, impegnata nella vita quotidiana, con problemi economici. Il quotidiano, però - aggiunge - non interessa il potere perché non lo riguarda. E oggi anche il cinema è potere e, per questo, non ne parla".
Il backstage, look noir e focacce baresi
Il film, prodotto da Fandango e di cui ancora non è stata stabilita una data di uscita in sala, ha il titolo di una canzone di Valeria Rossi del 2001, 'Sole cuore amore'. "E' una rima semplice, quasi banale, ma sono queste le rime che affascinano di più i poeti - dice Vicari -. Così accade nel mio film, dove racconto il quotidiano, cosa che potrebbe sembrare banale e quindi inutile e invece è una grande sfida". Il film non ha convinto la stampa nella proiezione mattutina, ma i giornalisti sono concordi nel valutare di altissimo livello l'interpretazione di Isabella Ragonese che, per l'occasione, recita in romano. "Quando Daniele mi ha parlato del personaggio - racconta l'attrice siciliana - ho avuto paura, poi ho cercato di entrare nel suo mondo. Lei è una donna semplice che vive attraverso i rapporti con gli altri. Per me questo ruolo rappresentava veramente una sfida". (AGI)