San Pietroburgo - Matteo Renzi è categorico: "La parola guerra fredda non può stare nel vocabolario del terzo millennio, è fuori dalla storia e dalla realta'. Prima che essere ingiusto e' un termine inutile". Lo dice dal palco del Forum di San Pietroburgo durante un dibattito cui partecipa il presidente russo Vladimir Putin, e se la Guerra Fredda è fuori della Stori, a lui già auspica una nuova distensione: "Russia e Europa tornino a essere ottimi vicini di casa stavolta l'accordo c'e', il protocollo di Minsk. Stiamo solo chiedendo che venga implementato".
In sovrappiù, il presidente del Consiglio lascia intravedere atteggiamenti più comprensivi da questa parte dell'ex Cortina di Ferro. "Le sanzioni verso la Russia non si rinnovano in modo automatico, il punto chiave e' che o c'e' un dibattito politico all'interno del Consiglio oppure le sanzioni diventano ordinaria amministrazione", spiega, "Noi anche nella prossima riunione del Coreper chiederemo che delle sanzioni si discuta in sede di Consiglio e che si possa sentire qual e' lo stato dell'arte degli accordi di Minsk".
Da parte sua, il partner russo ricorda che "i partner italiani hanno espresso interesse nel sistema delle infrastrutture" energetiche. E per quanto riguarda il Nord Stream 2, Putin sottolinea: "Oggi ne abbiamo parlato in modo molto attivo abbiamo parlato degli errori che abbiamo fatto in passato e di cosa bisogna fare per evitarli di nuovo in futuro, abbiamo parlato di cosa oggi e' d'interesse e di cosa lo e' nel medio e lungo termine". Si tratta "dell'opportunita'" di lavorare anche nel corridoio sud, ha detto Putin, ricordando in questo senso il "memorandum firmato da poco da Gazprom coi partner greci e italiani".
"Con la parte italiana, non lo nascondo, abbiamo parlato anche di Nord Stream 2", ha poi aggiunto, riferendo di discussioni sull' "ampliamento della cooperazione nel settore energetico in altre direzioni". Sul terzo pacchetto energetico Ue, nodo delle tensioni con Bruxelles, il leader del Cremlino lo ha inserito nelle "difficolta'" per le quali "penso che a poco a poco troveremo soluzioni". Del resto, gli risponde Renzi, "Avrei preferito che South Stream andasse avanti, ma non e' accaduto e non e' responsabilita' della Russia ne' dell'Italia. Da qui ai prossimi 20 avremo molti settori di collaborazione, sono pronto a scommettere che quello energetico sarà uno dei settori prioritari, le soluzioni si troveranno facendo ciascuno uno sforzo". (AGI)