San Pietroburgo - Al Forum economico di San Pietroburgo oggi "c'e' un pezzo molto importante del Pil italiano", ognuna delle aziende rappresentate "ha una presenza storica che si rinnova", si tratta di un rapporto "profondo", ma che ora "ha bisogno di un salto di qualita'". Lo ha dichiarato il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda intervenendo alla Davos russa, assicurando che il governo italiano e' impegnato nello studiare strumenti per migliore la partnership economica con la Russia. "Uno degli elementi da cui partire - ha aggiunto - e' la diffusione territoriale: le aziende italiane in Russia sono concentrate per il 44% a Mosca e dal punto di vista commerciale per il 60% tra Mosca e San Pietroburgo".
"Siamo molto presenti ma dobbiamo cominciare a scendere di piu' nel territorio russo", e' stato l'invito del ministro il quale ha riferito che si sta lavorando con i governi regionali russi sulle proposte di investimento: "ne abbiamo raccolte 340 ed entro fine anno decideremo su quali puntare". I settori piu' promettenti a oggi, risultano quelli della lavorazione dei pellami e l' agroindustrale, "dove possiamo fare di piu'". Altra direzione su cui si concentra lo sforzo del governo, ha spiegato Calenda, e' "costruire i servizi di accompagnamento e finanziamento, perche' le imprese facciano questo salto". Ma da rafforzare e' anche il flusso di investimenti russi verso il nostro paese: "Anche il made with Russia in Italia e' da rafforzare", ha concluso il ministro, riprendendo lo slogan (made with Italy) su cui sta puntando il nostro business e la diplomazia nella Federazione, con l'obiettivo di partecipare alle politiche di incentivi alla localizzazione lanciati da Mosca. (AGI)