Monaco - L'edizione 2016 del Festival Printemps des Arts si apre sabato a Monte-Carlo con una mostra e un concerto dedicati al grande compositore e direttore d'orchestra austriaco Gustav Mahler. Nell'Auditorium Rainier III, verrà inaugurata la mostra che ripercorre la vita e le opere del compositore dall'infanzia alle opere postume. La mostra, curata dalla Mediateca musicale Mahler di Parigi, resterà aperta durante tutta la durata del festival.
In serata all'Opera Garnier, verrà proiettato il documentario "Gustav Mahler, l'autopsia di un genio" realizzato da Andy Sommer, corredata di interviste a grandi nomi della musica quali Claudio Abbado, Pierre Boulez e Leonard Bernstein. A seguire, il concerto inaugurale e' incentrato sui lieder di Gustav e della moglie Alma Mahler, affidati al mezzosoprano Maria Riccarda Wesseling, accompagnata dal pianista Peter Nilsson.
Domenica pomeriggio all'Auditorium Rainier III, una delle migliori compagini tedesche, la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin alla guida di Tugan Sokhiev, tra i piu promettenti direttori della sua generazione (e' nato nel 1977), interpreterà la Sinfonia n. 6 in la minore "Tragica" di Mahler.
Le due giornate inaugurali fanno parte di un ampio ritratto che quest'anno il Printemps des Arts dedica a Mahler per ricordare una delle voci piu' significative e affascinanti del decadentismo tardo-romantico. Vissuto a cavallo tra il XIX e XX secolo, Mahler fu sensibile interprete di un mondo in crisi e prossimo alla dissoluzione che sfocerà nel primo conflitto mondiale. Sinfonie e lieder, proposti nell'arco di tutto il festival, sono un gigantesco e poetico affresco di sconvolgente impatto emotivo.
Seguiranno un ciclo di appuntamenti dedicato alla musica da camera (25 e 28 marzo) che vedrà l'esibizione di alcuni dei migliori quartetti del panorama europeo come Diotima, Tana e Signum; una 'finestrà sulla musica etnica con musiche e danze bretoni (27 marzo e 9 aprile). Con la sezione "La musica al tempo del Re Sole" (24, 31 marzo e 6 aprile) si passa al fasto e alla grandiosità della musica barocca francese di Couperin e Lully e al virtuosismo della produzione clavicembalistica di matrice tedesca affidata allo specialista Andreas Staier. La Nuit du piano (2 aprile) vede l'esibizione di due virtuosi della tastiera, l'austriaco Till Fellner e il russo Arcadi Volodos.
" L’obiettivo è quello di offrire uno sguardo diverso. Come suscitare una curiosità, un desiderio. È tutto il lavoro del festival, dal programma si evincono i punti salienti: diversità di stili, presentazione di ritratti, compositori, incontri divulgativi sulle opere proposte, animazione nelle strade e nelle città limitrofe" spiega all'Agi il direttore Monnet.
Nel festival offre poi ampio spazio ai giovani: "cerchiamo il più possibile di interessarli – continua Monnet - ma è più difficile del coinvolgimento degli adulti poiché la musica classica ha un’immagine che deve cambiare. Deve essere concepita maggiormente in un contesto di classe sociale. Per molti la musica classica è un po’ come l’alta cucina, è riservata alla borghesia!"
Non manca un "classico" del festival della Cote d'Azur che riscuote sempre larghi consensi: il "viaggio a sorpresa" (3 aprile): un itinerario musicale nelle località limitrofe, che si svolgerà nell'arco di una giornata, con soste dedicate alla visione di uno o piu' spettacoli, sconosciuti la meta e il programma musicale. (AGI)