Brindisi - Sono 59, di cui 17 con oltre 15mila abitanti, i Comuni che vanno al voto nella amministrative di domenica, solo uno, Brindisi, è capoluogo di provincia. Sono in sei a competere per l'incarico di sindaco a Brindisi, una poltrona liberata anzitempo da Mimmo Consales (autosospeso dal Pd), finito ai "domiciliari" a febbraio scorso per una inchiesta per corruzione e costretto a dimettersi qualche giorno dopo.
Sono quattro uomini e due donne (22 sono le liste collegate) gli aspiranti a primo cittadino della città adriatica che - agli altri problemi ambientali noti, alle bonifiche e ad un aumento della disoccupazione nella grande industria - adesso ha anche quello della gestione dei rifiuti. Oltre ai candidati sostenute da alcune liste civiche per il centrodestra corre l'avvocato amministrativista Nicola Massari supportato da Viva Brindisi, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Federazione Popolare, con un passato di primo piano nell'Italia dei valori di Antonio Di Pietro e di presidente del consiglio provinciale.
Stefano Alparone, rappresentante di commercio è il candidato del Movimento 5 Stelle mentre Angela Carluccio, avvocato, "candidata sindaca" come ama presentarsi, che ha vinto le primarie della coalizione di centro formata dalle liste di Cor, Democratici per Brindisi, Noi Centro, Brindisi Prima di Tutto e Impegno sociale, nelle cui liste hanno trovato posto i due assessori e tutti (meno uno) i consiglieri comunali che nella "consiliatura Consales" rappresentavano il Pd, nonché il vecchio coordinatore cittadino di Forza Italia e altri esponenti di spicco del partito "azzurro". Ultimo nome sulla lista quello di Nando Marino, presidente della società di basket che milita in A, candidato per il centrosinistra con le liste Rinasce Brindisi, Cantiere Giovani, Brindisi Popolare, Nando Marino Sindaco, Pd, La Puglia in più e Udc. La proposta di Marino candidato sindaco (tanti anni addietro si propose come consigliere comunale per il centrodestra) è stata formalmente avanzata dall'Udc ed accolta dal Pd. In sintesi i brindisini sono chiamati a scegliere fra 700 candidati circa e giova sottolineare che 22 dei 32 consiglieri della scorsa esperienza amministrativa sono nuovamente in corsa. Tra i grossi centri dove si vota in Puglia sono da ricordare Fasano nel brindisino, San Giovanni Rotondo e Torremaggiore, nel Foggiano, Gallipoli e Nardò nel la provincia di Lecce, Grottaglie, Laterza, Massafra e San Giorgio Ionico nel tarantino, Adelfia, Gioia del Colle, Locorotondo, Noicattaro, Palo del Colle, Ruvo di Puglia e Triggiano nel barese.(AGI)