Roma - "Adesso non e' semplicemente Merola contro Borgonzoni, e' un referendum sull'idea di citta' che vogliamo": cosi' nella notte il sindaco di Bologna Virginio Merola, candidato per il Pd alla riconferma di Palazzo d'Accursio, quando si delineava all'orizzonte il ballottaggio con il candidato della Lega Lucia Borgonzoni. Dopo un'accesa campagna elettorale, che ha visto piu'volte la presenza in citta' del leader leghista Matteo Salvini con pesanti scontri tra antagonisti e forze dell'ordine, e'finita 39,46 contro 22,27, con la candidata leghista sostenuta dal centrodestra che ha distanziato di netto il candidato M5S, Massimo Bugani, fermo al 16,59. "Il quadro nazionale e' stato problematico per tutto il centrosinistra e Bologna non ha fatto eccezione- ha detto ancora Merola a caldo - Sapevamo che avremmo potuto affrontare il ballottaggio, quindi siamo pronti". Pronta anche la replica di Lucia Borgonzoni, nel primo commento sui dati usciti dalle urne. "Un messaggio contro l'amministrazione Pd e contro chi ha governato fino adesso e ha fatto scelte scellerate che hanno trasformato la nostra citta' in un posto insicuro". "Il dato veramente importante - ha detto Borgonzoni - e' che il 60 per cento dei bolognesi non vuole Merola". Difficile per il Pd di Bologna nascondere la delusione, per un risultato andato ben al di sotto delle aspettative della vigilia."Sapevamo che avremmo potuto affrontare il ballottaggio, ci giocheremo i supplementari senza paura - spiega il Pd locale in una nota - consapevoli di quanto sia importante continuare ad ascoltare i bolognesi per coglierne le reali necessita'". "Abbiamo ricevuto il messaggio che gli elettori ci hanno voluto rivolgere attraverso il voto e lavoreremo da subito per fare meglio. Bologna il 19 giugno deve decidere se e' una citta' di sinistra o di destra, se siamo la citta' che guarda al futuro - conclude il Pd - o che vuole chiudersi in se stessa". Oltre Bologna, nella altre citta' capoluogo della regione, anche Ravenna va al ballottaggio mentre a Rimini il sindaco del Pd Andrea Gnassi e' l'unico ad uscire vincitore, riconfermato al primo turno (col 57,6). (AGI)