Shanghai - Food & beverage italiano di scena alla Fiera della Tecnologia di Shanghai e sempre più presente sulle tavole della nuova classe media cinese. Il tema dell’alimentazione e dell’import di generi alimentari tipici, apparentemente lontano dalla tecnologia e dalle smart cities, è parte del sistema italiano della qualità che traspare non solo dai progetti, ma anche dalla sicurezza alimentare. “Il nostro intervento - spiega ad Agi Guido Forni, amministratore delegato di Italmenu, partner cinese di Coop - è nei termini di fare sistema nel food & beverage per approcciare il mercato cinese, che ha una serie di problematiche anche sui prodotti di largo consumo, e che devono essere affrontate non singolarmente dalle singole aziende, ma sarebbe meglio che fossero affrontate a livello Paese, con alleanze non solo con le singole aziende, ma possibilmente anche con le istituzioni”.
La classe media cinese, che chiede città più vivibili, chiede anche una qualità della vita migliore, anche a tavola. L’Italia, spiega Forni, può giocare in questo senso una partita importante e raggiungere un numero sempre crescenti di consumatori. “Il food di importazione è soggetto a tutta una serie di controlli capillari: viene controllato e testato ogni singolo lotti di prodotti che viene importato in Cina, qualunque sia la provenienza. L’import di questi prodotti dà garanzie di sicurezza alimentare che generalmente i prodotti cinesi non danno. L’Italia ha regole che sono ancora più strette, per esempio, per quanto riguarda i conservanti o gli additivi chimici, rispetto a quelle che si sono possono trovare in altri Paesi europei”.
La sfida per l’agroalimentare italiano è quella di arrivare a un bacino sempre più ampio di consumatori, destinata a crescere nelle prospettive di breve e medio periodo dei piani di sviluppo del governo cinese. “Sicuramente l’Italia è in grado di supportare la promessa di qualità del prodotto ed è quello su cui tendenzialmente si punta. E’ evidente che c’è questa tendenza: si vede dalla qualità delle produzioni e dai controlli. Il punto di partenza è la domanda crescente da parte della popolazione cinese: tendenzialmente è la middle class che richiede questo tipo di prodotti”. (AGI)