AGI - L’analisi del DNA, utilizzata per identificare i discendenti di George Washington, potrebbe essere impiegata per ricostruire la storia dei soldati che hanno prestato servizio durante i conflitti più sanguinosi della storia, e restituire i resti alle rispettive famiglie. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista iScience, condotto dagli scienziati del Laboratorio di identificazione del DNA delle forze armate (AFMES-AFDIL). Il team, guidato da Courtney Cavagnino e Charla Marshall, ha individuato i resti dei pronipoti di George Washington in ossa frammentarie e non contrassegnate. Samuel Walter Washington e George Steptoe Washington Jr., pronipoti del primo presidente americano, erano stati sepolti nel cimitero Harewood, a Charles Town, in West Virginia.
I ricercatori intendono ora applicare le tecniche di indagine per identificare i resti dei membri del servizio militare dispersi in tutto il mondo. “La capacità di analizzare campioni antichi come i resti del cimitero di Harewood – spiega Cavagnino – ci permette di valutare e migliorare le metodologie applicate a ossari anche più degradati. In questo lavoro, ci siamo concentrati sulle tombe non contrassegnate nel cimitero di Harewood”. Il gruppo di ricerca ha eseguito una serie di test del DNA dei resti insieme alle analisi del materiale genetico di un discendente vivente di Washington. I confronti hanno evidenziato relazioni più vicine del previsto, il che, ipotizzano gli esperti, potrebbe dipendere dall’unione tra cugini nell’albero genealogico del presidente. “I metodi che abbiamo sviluppato – conclude Marshall – aprono la strada a nuovi approcci per effettuare un’identificazione positiva dei casi più difficili, compresi i soldati dispersi in diverse parti del mondo. Sarà necessario ottenere un pool di familiari di riferimento in vita che potrebbero aiutarci a ricostruire le storie dei resti dei caduti durante conflitti passati, dalla Seconda guerra mondiale alla Guerra fredda fino al Vietnam e alla Corea”.