I ricercatori della Nanyang Technical University di Singapore affermano di aver rintracciato il cratere lasciato da una meteora gigante che si sarebbe abbattuta sulla Terra circa 800 mila anni fa. "Sebbene l’impatto meteorico fosse noto da oltre un secolo, l'ubicazione precisa del cratere era rimasta un mistero, fino ad oggi", commentano i ricercatori, sostenendo che il cratere sia stato sepolto dalla lava vulcanica sull'altopiano di Bolaven, nel Laos meridionale.
Il team ha creato una "mappa della gravità" dell'area e ha scoperto un "cratere allungato" sotto la roccia che era di circa 91 metri di spessore, 13 km di larghezza e 18 km di lunghezza. "Scoprire la posizione degli impatti potrebbe aiutare a prevedere cosa potremmo aspettarci se un asteroide altrettanto grande dovesse colpire di nuovo", sostiene Kerry Sieh, autore dell'articolo, pubblicato sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences.
Gli scienziati non hanno potuto osservare fisicamente il cratere - che probabilmente è stato sepolto decine di migliaia di anni fa - ma ribadiscono che ci sono prove evidenti che la posizione individuata sia corretta. I ricercatori erano consapevoli dell'impatto grazie a milioni di minuscole macchie vetrose di roccia fusa, risalenti allo stesso periodo, che sono state trovate in tutto il mondo. Questi grumi di detriti rocciosi chiamati "tektite" sono stati trovati dalla Cina all'Antartide orientale e dall'Oceano Indiano all'Oceano Pacifico e si pensava fossero stati sollevati da un imponente impatto meteorico avvenuto probabilmente in Indocina.
Il team di ricerca afferma che gli esperti, a conoscenza di questo impatto, stessero cercando di identificare il sito dell'impatto da oltre un secolo. "Il grande cratere da cui hanno avuto origine queste tektite ha eluso la scoperta per oltre un secolo, anche se le prove hanno a lungo indicato una posizione non ben identificata all'interno dell'Indocina", prosegue Sieh. La maggior parte delle più grandi rocce spaziali che hanno colpito la Terra lo hanno fatto così tanto tempo fa che i loro crateri sono quasi scomparsi a causa all'erosione.
Tuttavia, Sieh afferma che questo impatto è stato insolito in quanto enorme e relativamente recente, il che significa che il sito colpito sarebbe dovuto essere identificabile. Lo studio di Singapore è iniziato con la possibilità che l'erosione avesse distrutto il cratere, ma il team ha presto intuito che il luogo sarebbe stato sepolto, piuttosto che eroso, a causa della sua età. Con tale presupposto, i ricercatori hanno preso in considerazione la possibilità che il cratere fosse stato seppellito dalla lava vulcanica, induritasi poi con il passare del tempo.
Questa teoria ha portato il team sull'altopiano di Bolaven, nel Laos meridionale, dove esiste un campo di lava vulcanica con flussi di lava compresi tra 51.000 e 780.000 anni fa. Grazie alle letture di profondità di 400 diverse posizioni intorno al campo, hanno potuto tracciare una mappa dell'area, rilevando le differenze nella densità della roccia da un'area all'altra e identificando così una "anomalia gravitazionale" lunga circa 18 km, constatando così quello che potrebbe essere un cratere. Le ricerche ora proseguiranno con lo studio del materiale cinereo che circonda i detriti meteorici ritrovati. Sieh, curioso di scoprire che tipo di conseguenze quella polvere sedimentata avrebbe oggi, afferma che l'impatto avrebbe “incenerito tutta la vita entro 500 chilometri".