Per rimuovere l'anidride carbonica dall'atmosfera si potrebbe cospargere la superficie del mare con idrossido di calcio, la comune calce usata in edilizia. Sono queste le conclusioni di un progetto di ricerca, "Desarc-Maresanus" condotto dal Politecnico di Milano e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici con il supporto di Amundi e la collaborazione di CO2APPS, i cui risultati sono stati presentati nel corso di un convegno nell'Aula Rogers dell'ateneo milanese.
"Desarc-Maresanus" ha studiato un processo di alcalinizzazione per contrastare allo stesso tempo due problemi ambientali di grandissima rilevanza: l'aumento delle concentrazioni di biossido di carbonio (CO2) in atmosfera e la conseguente acidificazione degli oceani. Il processo consiste nello spargimento di idrossido di calcio sulla superficie del mare che, combinandosi in un processo spontaneo con acqua, aumenta la capacità tampone delle acque marine verso l'acidità e permette di contrastare la diminuzione del pH; questo favorisce la rimozione di CO2 dall'atmosfera.
In particolare, sono stati analizzati in dettaglio la fattibilità tecnica ed economica di questo processo, il suo bilancio ambientale, nonché i benefici per il comparto marino, con un focus sul Mediterraneo.
Come funziona la soluzione "tampone"
Lo studio modellistico ha mostrato come lo spargimento di idrossido di calcio sulla superficie del mare permetterebbe di contrastare il trend esistente di acidificazione del Mediterraneo, trend attualmente in linea con quanto avviene negli oceani di tutto il mondo.
L'idrossido di calcio rilasciato si combina in un processo spontaneo con acqua e CO2 che aumenta la capacità tampone delle acque marine verso l'acidità e permette di contrastare la diminuzione del pH. Lo studio condotto con un modello fluidodinamico ha confermato l'elevata dispersione dell'idrossido di calcio se rilasciato nella scia di una nave, quindi la possibilità pratica di spargerne grandi quantità con navi già esistenti o dedicate.
L'idrossido di calcio rilasciato in forma di sospensione liquida si dissolve grazie alla grande turbolenza della scia della nave. Nel corso del progetto sono stati studiati diversi scenari di spargimento dell'idrossido di calcio nel Mediterraneo, con diversi tipi di navi, ed è stato valutato anche il potenziale di spargimento a scala globale in base ai dati sul traffico navale esistente.
Lo spargimento da parte delle navi già esistenti si presenta come la soluzione piu' efficiente. "I risultati raggiunti - ha detto Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici presso il Politecnico di Milano e Project Leader della ricerca - sono molto interessanti e sono un ulteriore passo in avanti, ci danno fiducia che sia possibile rimuovere CO2 dall'atmosfera a prezzi non proibitivi, dando anche una risposta al grande problema dell'acidificazione del mare.
Servono altre ricerche, sia riguardanti il processo tecnologico che delle interazioni con l'ambiente, ma questi primi risultati sono promettenti. Sappiamo che dobbiamo ridurre in modo rapido e drastico le emissioni di gas climalteranti, con questo progetto abbiamo iniziato a lavorare per fare anche di più".