Roma - Un fondo per i farmaci innovativi oncologici anche attraverso tasse di scopo sul fumo e altre attivita' potenzialmente cancerogene; indicatori di performance per le strutture sanitarie e sanzioni per le Regioni che non assicurano prestazioni adeguate; esenzione dal ticket per gli esami strumentali per le donne risultate positive al test sui geni BRCA 1 e BRCA 2; test biomolecolari ai pazienti affetti da cancro. Sono alcuni degli impegni che il Governo si appresta ad assumere per garantire un'assistenza omogenea sul territorio per i pazienti oncologici, limitare la migrazione sanitaria e trovare nuove risorse per far fronte alle rivoluzioni terapeutiche in corso, grazie alle iniziative promosse in Parlamento dall'Intergruppo parlamentare "Insieme per un impegno contro il cancro".
L'Intergruppo, composto da oltre 70 parlamentari di tutti gli schieramenti impegnati a promuovere la lotta al cancro come una priorita' della politica sanitaria nazionale, e' stato costituto su iniziativa di Salute Donna onlus e altre dodici associazioni di pazienti oncologici nell'ambito del progetto "La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere". Oggi in Italia le persone vive dopo una diagnosi di cancro sono oltre tre milioni pari al 4,9 per cento della popolazione italiana; negli ultimi anni la mortalita' per tumore e' scesa di circa l'1 per cento ogni anno, mentre la sopravvivenza a 5 anni e' in costante aumento. La rivoluzione delle terapie personalizzate e della medicina di precisione, che permette di usare solo i farmaci effettivamente efficaci sul paziente con specifiche alterazioni rilevate dai test molecolari, apre nuovi scenari ma pone anche nuovi problemi, a causa dei costi dei nuovi approcci diagnostici e di farmaci antitumorali innovativi come i farmaci a bersaglio molecolare e gli immunoterapici. Le proposte contenute nelle iniziative parlamentari scaturiscono dalle azioni indicate nel Documento programmatico messo a punto lo scorso anno dalla Commissione tecnico-scientifica per ridurre l'impatto della malattia, migliorare la qualita' di vita dei pazienti e dei loro familiari, ridurre la migrazione sanitaria. Queste azioni riguardano la creazione della rete dei Centri oncologici; l'attivazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali uguali su tutto il territorio nazionale; la definizione di indicatori di performance attraverso i quali valutare la qualita' dell'assistenza oncologica offerta e individuare le criticita' e affrontarle; e, infine, l'accesso rapido ed equo ai farmaci innovativi che nel caso dei pazienti con tumore si traduce in allungamento della sopravvivenza. Salute Donna e le altre associazioni proseguono adesso attraverso l'Intergruppo il lavoro a livello parlamentare per impegnare il Governo su questi temi. (AGI)