Grillina 'doc' (a partire dal cognome, anche se non c'è legame di parentela con il fondatore), militante del Movimento dai primi MeetUp in Sicilia, medico legale, Giulia Grillo è il nuovo ministro della Salute.
Considerata una fedelissima dei vertici del movimento (ha praticamente sempre votato alla Camera secondo le indicazioni del Gruppo), profilo senza picchi polemici e senza fuochi d'artificio sui social come molti suoi colleghi, Grillo è nata a Catania nel 1975, ha fondato già nel 2006 il MeetUp locale e un comitato antitrivelle, ha percorso a nuoto lo stretto di Messina tre mesi prima di Beppe Grillo, si è candidata nel 2012 alle prime parlamentarie dei 5 Stelle, dopo aver mancato nel 2008 l'elezione all'Assemblea regionale siciliana.
E' proprio il video di presentazione girato sulla spiaggia di Torre Faro dopo la traversata a nuoto a renderla celebre tra i militanti, che la scelgono come capolista alla Camera per la circoscrizione Sicilia Orientale. Una crescita costante, fino alla carica (a rotazione) di capogruppo, giunta nel settembre 2016.
La carriera politica
- 2006 - fonda il MeetUp di Catania e un comitato antitrivelle
- 2008 - si candida (non eletta) all'Assemblea regionale siciliana
- 2012 - si candida alle prime parlamentarie dei 5 Stelle
Gli italiani hanno imparato a conoscerne il volto in questi lunghissimi giorni di stallo dopo il voto: era lei, insieme a Toninelli, ad affiancare Luigi Di Maio durante le consultazioni al Quirinale.
In Parlamento, da medico, è stata durante tutta la scorsa legislatura in Commissione Affari sociali e Sanità, e la sua piattaforma programmatica da ministro è già nero su bianco sul suo curriculum, "affisso" sulla piattaforma Rousseau, e sul contratto M5S-Lega: ridurre le disuguaglianze di cura e assistenza, rifinanziare la sanità pubblica, contrasto alle logiche clientelari e antimeritocratiche (sganciando la sanità dalle ingerenze della politica), abolire il ticket sui farmaci, abbattere le liste d'attesa.
Cosa vuole fare
- ridurre le disuguaglianze di cura e assistenza
- rifinanziare la sanità pubblica
- contrastare le logiche clientelari e antimeritocratiche
- abolire il ticket sui farmaci
- abbattere le liste d'attesa
Ma naturalmente gli occhi dell'opinione pubblica, almeno nei primi mesi di mandato, saranno puntati sulla questione vaccini. Sul tema Giulia Grillo, a differenza di molti militanti 5 Stelle, non ha preso posizioni esplicite (non risultano dichiarazioni pubbliche in cui annuncia che l'obbligo verrà eliminato, appena un anno dopo la sua introduzione), ma il senso della sua posizione è di forte perplessità sulla linea scelta dal suo predecessore Beatrice Lorenzin.
"Riconoscere l'importanza delle vaccinazioni - aveva detto - e poi obbligare la gente a farle sembra una contraddizione anche agli occhi dei cittadini. Secondo me era dunque più sensato dare informazioni ai più dubbiosi per farne capire l'importanza. Anche perché obbligando i genitori non è che li abbiamo convinti". Bisognerà vedere ora come questa dichiarazione di intenti si tradurrà nella pratica.