Roma - Le persone affette da diabete in tutto il mondo sono oltre 400 milioni, mentre erano circa 100 milioni nel 1980. Una drastica crescita che ha fatto lievitare anche i costi di questa patologia giunti a 825 miliardi di dollari l'anno. Sono questi i dati emersi da uno studio dell'Imperial College di Londra, in collaborazione con la School of Public Health di Harvard, l'Organizzazione mondiale della sanita' e molti enti di ricerca fra cui l'Istituto superiore di sanita'. Lo studio, pubblicato sulla rivista The Lancet, ha analizzato i dati di 751 studi di popolazione, condotti tra il 1980 e 2014, coinvolgendo 4,4 milioni di adulti di eta' superiore a 18 anni, uomini e donne, di 146 Paesi. Gli studiosi hanno dimostrato che negli ultimi 35 anni il numero di soggetti affetti da diabete e' quadruplicato passando da 108 milioni nel 1980 a 422 milioni nel 2014; tale aumento e' da attribuire all'incremento della popolazione mondiale, all'invecchiamento e al diffondersi di stili di vita non salutari, che hanno portato all'aumento dell'obesita'. In particolare, la prevalenza di uomini diabetici e' raddoppiata - nel 1980 era il 4, 3 per cento della popolazione mondiale, nel 2014 il 9 per cento - e le donne diabetiche sono passate dal 5 al 7,9 per cento nello stesso arco temporale. Se questo andamento continuera' nel 2025 avremo oltre 700 milioni di diabetici e la bancarotta per molti sistemi sanitari. La ricerca mostra che la prevalenza del diabete e' piu' bassa in alcuni paesi dell'Europa nord-occidentale, in particolare in Svizzera, Austria, Danimarca, Belgio e Paesi Bassi. La malattia e' invece cresciuta drasticamente nei paesi a medio e basso reddito, in particolare nelle isole del Pacifico, nel Medio Oriente e nel Nord Africa. I tassi piu' alti in assoluto si riscontrano in Polinesia e in Micronesia, dove piu' di una persona su cinque ha una diagnosi di diabete. In Italia riportano nella fascia di eta' 35-74 anni una prevalenza di diabete dell'11 per cento negli uomini e dell'8 per cento nelle donne; tra coloro che sono risultati diabetici, e' stata identificata una quota non indifferente di persone non consapevoli di esserlo. (AGI)