Washington - Subire un importante perdita di peso puo' aiutare i pazienti affetti da diabete di tipo 2 a controllare meglio la glicemia e il colesterolo, abbassando la pressione sanguigna. Questo aiuterebbe a ridurre il rischio di sviluppare patologie cardiache, anche nei casi in cui il peso viene totalmente recuperato nel giro di 4 anni. Almeno questo e' quanto emerso da uno studio condotto dalla The Warren Alpert Medical School della Brown University. I risultati, riportati su Diabetes Care, dimostrano che perdere peso puo' essere importante anche se lo si recupera successivamente. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno utilizzato i dati di oltre 1.400 adulti in sovrappeso o obesi, affetti da diabete di tipo 2, che hanno preso parte a uno studio randomizzato di 10 anni che prevedeva dieta ed esercizio fisico intensivi. I partecipanti miravano a perdere almeno il 7 per cento del loro peso corporeo e a fare 175 minuti di attivita' fisica di moderata intensita' ogni settimana. I ricercatori si sono concentrati, in particolare, sui primi 4 anni di studio. Ebbene, i soggetti che hanno perso piu' peso, cioe' tra l'8 e il 20 per cento del peso corporeo, sono gli stessi che hanno beneficiato di un miglior controllo degli zuccheri nel sangue e del colesterolo, e di una migliore pressione arteriosa. Tutto questo anche se i soggetti hanno iniziato a recuperare peso subito dopo il primo anno. "Ci sono una serie di studi che dimostrano che la perdita di peso puo' avere un impatto duraturo, anche se il peso viene riguadagnato", hanno spiegato i ricercatori che chiamano questo effetto "memoria metabolica". .