Londra - C'e' una proteina, chiamata TP53, che sa esattamente in quale punto del nostro Dna deve andarsi a legare per prevenire l'insorgenza del cancro. Una volta legata alla specifica sequenza del Dna, la proteina puo' infatti attivare i geni giusti per riparare le cellule danneggiate, evitando la formazione del cancro. Questo e' quanto emerso da uno studio condotto dai genetisti della Ku Leuven in Belgio. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Genome Research. Tutte le cellule del nostro corpo hanno lo stesso Dna, ma sono tutte molte diverse. Una cellula puo' diventare neurone oppure cellula del muscolo. Questo dipende dai geni "accesi" o "spenti" nella cellula. I ricercatori della Ku Leuven hanno focalizzato la loro attenzione proprio sugli "interruttori" che "spengono" o "accendono" i geni. Comprendere questi meccanismi e' importante perche' in molte malattie, tra cui i tumori, la causa non e' un difetto genetico ma puo' essere l'interruttore che regola i geni. E' noto che i geni vengono attivati da una proteina che si lega a una sequenza del Dna, ma finora gli scienziati ritenevano che una singola proteina non abbia le capacita' di trovare da sola la sequenza del Dna giusta a cui legarsi. Eppure, i ricercatori hanno dimostrato che alcune proteine sono in grado di localizzare i loro obiettivi in modo autonomo. Come ad esempio TP53: grazie a tecnologie di sequenziamento di ultima generazione e super-computer, i ricercatori hanno scoperto che la proteina e' capace di individuare la sequenza del Dna a cui si deve legare quando una cellula e' danneggiata. In questo modo TP53 attiva i geni giusti per riparare una cellula danneggiata, ad esempio dalle radiazioni ultraviolette, prevenendo la formazione del cancro. Non e' un caso che nella meta' di tutti i tumori c'e' un problema proprio con questa proteina. Ecco perche', secondo i ricercatori, scoprire i suoi meccanismi di base potrebbe aprire le porte a future terapie piu' efficaci. .