Roma - Saltare la colazione, sottoporsi a una donazione di sangue e poi correre in ufficio: il programma coniuga alla perfezione il desiderio di rendersi utili con i ritmi serrati dettati dal lavoro, ma sul piano medico non c'è nulla di più sbagliato. E' quanto assicurano i dottori dell'associazione Ad Spem che forniscono una serie di consigli utili da seguire prima e dopo la donazione. A iniziare dagli indumenti che devono essere più comodi possibile: in particolare "le maniche vanno rimboccate senza sforzo e non devono 'strozzarè il braccio".
Non è necessario, nè consigliabile, il digiuno completo mentre va benissimo una colazione leggera a base di carboidrati, spiegano i medici. L'ideale sarebbe tè o caffè zuccherati o succo di frutta, accompagnati da biscotti secchi, oppure una fetta biscottata con miele o marmellata. Vanno evitati invece il latte e i cibi grassi. La sera precedente è opportuno limitare le bevande alcoliche ed evitare gli eccessi alimentari. La mattina stessa è necessario prendersi tutto il tempo necessario: "Evitate di venire trafelati e con i minuti contati, la donazione va fatta con tranquillita' e senza fretta". Meglio rimandare la donazione "se si arriva da un turno di lavoro notturno e se le ultime giornate di lavoro sono state particolarmente faticose".
Subito dopo il prelievo è opportuno cominciare a camminare. Importante fare colazione seduti e, se ci si trova all'aperto, meglio non esporsi ai raggi solari. Stop di due ore dalle sigarette. Astenersi anche dal consumo di alcolici e non ingerire alimenti troppo "impegnativi" per la digestione, mentre è consigliato bere almeno due litri di acqua al giorno durata la giornata. Infine i medici raccomandano di "non portare pesi con il braccio con cui si è donato (borse pesanti, bambini, ecc.) e di evitare subito dopo la donazione di recarsi in ambienti chiusi affollati o eccessivamente caldi". Vietate, almeno per 24 ore, anche le "attivita' fisiche intense, i lavori faticosi, le attivita' sportive e gli hobby rischiosi". (AGI)