Roma - Conoscere meglio il tumore del polmone per curarlo meglio. E' con questo spirito che gli oncologi italiani si aggiornano, per garantire al paziente la migliore gestione dell'immunoterapia, la nuova frontiera nella lotta al "big killer". E lo strumento per aggiornarsi viene fornito dall'Associazione italiana di oncologia toracica (Aiot) che, in collaborazione con la Fondazione network italiano per la bioterapia dei tumori (Nibit), apre le porte della prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica (Siot). Milano, Napoli e Siena per incominciare, ma non e' che il primo passo.
Duecento esperti in oncologia toracica tornano sui "banchi di scuola" per conoscere di piu', e quindi saper meglio applicare, le nuove terapie immunologiche che hanno stravolto la lotta al tumore del polmone e che richiedono un approccio profondamente diverso dalle terapie tradizionali, ad iniziare dalla chemioterapia. "Anche in Italia l'immunoterapia e' arrivata al letto del paziente - ha dettoCesare Gridelli, presidente dell'Aiot e direttore dell'U.O. di Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale S.G. Moscati di Avellino - e questo grazie alla collaborazione tra Aiot e Aifa. Abbiamo contribuito a far si' che i pazienti potessero avere le migliori terapie possibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ora vogliamo fare in modo di assicurare ai pazienti la migliore gestione possibile di queste terapie grazie a specialisti altamente formati". Secondo l'esperto, una terapia, per quanto efficace, ha bisogno di operatori in grado di saperla gestire e 'sfruttare' al massimo. "Da qui la decisione di aprire la prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica - ha detrto Gridelli - destinata ad oncologi e specialisti in malattie dell'apparato respiratorio. Si inizia il 1 aprile a Milano, poi il 22 aprile a Napoli e il 20 maggio a Siena. Una prima assoluta in Italia ma anche a livello internazionale visto che non sono a conoscenza di iniziative simili". (AGI)