Nagato (Giappone) - Il presidente russo Vladimir Putin e il premier giapponese Shinzo Abe, hanno avuto un "sincero e profondo scambio di opinioni in un clima motlo positivo" sulla spinosa questione delle isole contese tra i due Paesi. E' quanto ha dichiarato Abe ai giornalisti dopo l'incontro tra i due leader, il terzo quest'anno, il sedicesimo in totale, a Nagato, nel sud-est del Giappone. Per l'incontro Abe ha scelto un albergo tradizionale nella localita' termale della prefettura di Yamaguchi, suo feudo elettorale. Scenario inconsueto per un vertice, nell'auspicio di un atmosfera rilassante che possa contribuire a gettare le basi di un trattato di pace a 71 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, di fatto bloccato proprio a causa della disputa sulle isole, nonostante i due Paesi abbiano rapporti diplomatici e commerciali. "Abbiamo discusso principalmente - ha aggiunto Abe - della questione di un trattato di pace", la cui mancanza e' stata in piu' occasioni definita da Putin "anacronistica".
Putin ha proposto di "ristabilire i contatti" nel campo militare a livelli di ministri della Difesa e dei rispettivi capi di Stato Maggiore" e "Abe ha reagito in modo positivo", ha assicurato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, che ha accompagnato il presidente nella missione.
Putin e Abe chiederanno ai propri esperti di avviare nel dettaglio consultazioni per arrivare ad un accordo sull'inizio di attivita' economiche congiunte sulle isole contese, Curili meridionali per i russi o Territori settentrionali per i giapponesi. Lo ha reso noto il consigliere del Cremlino Yury Ushakov, aggiungendo che domani i due leader leggeranno una dichiarazione congiunta.Le isole contese sono quattro: Iturup (in giapponese Etorofu), Shikotoan, Kunashir (Kunashiri), le isolette Habomai. La disputa e' aperta dal 1945, quando le isole furono occupate dalle forze sovietiche e da allora sono considerate parti integranti del loro territorio sia da Mosca che da Tokyo. Il Giappone spera nella restituzione di almeno due delle isole, ma Putin non sembra disposto a fare molte concessioni.
Il presidente russo, che restera' in Giappone solo 48 ore, e' arrivato oggi nella prefettura di Yamaguchi con circa tre ore di ritardo a causa dei frenetici contatti sulla crisi di Aleppo, in Siria, come spiegato da un portavoce del Cremlino all'emittente giapponese NHK. Il Giappone cerca un complesso gioco di equilibri con Mosca a causa delle risorse energetiche a cui aspira Tokyo, mentre la Russia guarda positivamente ad un avvicinamento commerciale in un momento di difficilta' economiche dovute alla sanzioni causate dalla crisi ucraina. Sanzioni che il Giappone sostiene, e questo, come ha detto Putin, e' un ostacolo a un piu' stretto rapporto bilaterale. Abe ha cercato di alleviare il malcontento russo offrendo a Mosca una serie di accordi commerciali centrati su maggiori investimenti giapponesi nell'est del paese. Un avvicinamento che non e' sfuggito agli Usa, primo partner del Giappone, durante l'amministrazione Obama. Si vedra' ora quale sara' l'atteggiamento del nuovo governo americano di Donald Trump.