(AGI) - San Pietroburgo (Russia), 17 giu. - Confermare l'amicizia e l'importanza della partnership economica e finanziaria con la Russia e rilanciare la cooperazione tra i due paesi, puntando su progetti d'investimento comune sia in Russia, che in Italia nei piu' diversi settori: dall'energia all'alta tecnologia, passando per l'agroalimentare. Si puo' riassumere cosi' il significato della presenza italiana al Forum economico di San Pietroburgo (Spief), dove oggi un tavola rotonda italo-russa - organizzata dall'associazione Conoscere Eurasia - ha visto la partecipazione dei vertici di aziende che "insieme rappresentano un pezzo molto importante del Pil italiano", come ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, parlando della necessita' di un "salto di qualita'". "Il prossimo obiettivo - ha spiegato - e' la diffusione territoriale", aiutando le nostre imprese a diffondersi anche fuori Mosca e San Pietroburgo. "Stiamo lavorando con il governo centrale russo e con i diversi governatori su 340 proposte legate a progetti di investimento comune. - ha detto - Queste proposte che saranno esaminate entro l'anno con un'operativita' a partire dal 2017, possono essere una risorsa importante anche per le Pmi italiane". Il ministro ha chiuso, insieme al vice premier russo Arkady Dvorkovich, l'appuntamento con cui si e' aperta la giornata italiana allo Spief, dove oggi e' in visita il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Prima di lui - sul palco di una sala conferenze gremita, nella nuova location dello Spief - sono intervenuti i big dell'economia italiana e russa. Il filo rosso comune a tutti gli interventi e' stato il racconto d'esperienze di collaborazione di successo e della loro evoluzione nel quadro delle nuove condizioni del mercato russo.
Luigi Scordamaglia, ad di Inalca Spa (Gruppo Cremonini), con quasi 900 dipendenti in Russia e stabilimenti sul territorio, ha evidenziato il contributo che l'Italia puo' dare al settore agroalimentare per rendere la Russia "autosufficiente e protagonista anche nell'esportazione". Sulle prospettive della cooperazione nell'industria alimentare si e' concentrato anche Guido Maria Barilla, presidente di Barilla, che qui "produce pasta italiana, con tecnologia italiana ma con una gestione della struttura operativa completamente russa". "Portare fuori dal paese competenze, tecnologie e marketing e fonderle con la cultura del paese, per sviluppare una cooperazione su lungo termine e' una parte significativa del made in Italy", ha dichiarato l'imprenditore, anticipando che l'azienda "prevede investimenti strategici", principalmente nella coltura del grano, dove sta lavorando per "migliorare la qualita'" del prodotto. Ha concentrato il suo discorso sulla storia e la tradizione di eccellenze nella tecnologia e ingegneria, il numero uno di Leonardo-Finmeccanica, Mauro Moretti, che ha parlato di un rilancio della cooperazione con i partner russi. Dal canto suo la presidente Enel, Patrizia Grieco, ha ribadito l' interesse al mercato russo, soprattutto al settore delle rinnovabili, sottolineano la necessita' che la Russia proceda verso i miglioramenti al quadro regolatori.
Marco Tronchetti Provera, Ceo e vicepresidente esecutivo di Pirelli ha spiegato che la Federazione puo' essere "un'ottima base per le esportazioni, per allargare la presenza del gruppo anche in Cina". "La Russia e' fondamentale per Pirelli - ha concluso - ma anche per l'Europa. Il processo della normalizzazione dei rapporti va accelerato e il mondo del business deve fare la sua parte, ne valgono gli equilibri mondiali. una frattura tra il mondo asiatico ed europa e' inimmaginabile. il mondo imprese deve spingere per normalizzazione rapporti". (AGI)
Ruy/Tig