(AGI) - Mosca, 31 mag. - La visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi al Forum economico di San Pietroburgo (16-18 giugno) "sara' tesa, tra le altre cose, a correggere la situazione relativa al calo dell'interscambio" tra i due paesi. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Aleksei Meshkov, intervenendo oggi a un convegno pubblico organizzato dalla Camera di commercio italo-russa (CCIR), a Mosca. Meshkov ha comunque sottolineato che tra i rappresentanti dei due paesi si tengono rapporti regolari, mentre da parte sua l'ambasciatore italiano Cesare Maria Ragaglini ha ricordato che a ottobre si svolgera' a Roma la riunione del Consiglio di cooperazione economica italo-russa, co-presieduto dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dal vice premier della Federazione russa Arkady Dvorkovich. Il primo trimestre del 2016 ha registrato "un crollo del 51% del nostro interscambio, rispetto allo stesso periodo del 2015", secondo quanto riferito dal direttore dell'Ice di Mosca, Pier Paolo Celeste, anche lui tra gli speaker del convegno. "Ma l'interscambio e' fatto di due parti - ha sottolineato - e la parte italiana e' calata solo del 16%, in confronto a quella russa, che segna - 61%. Per loro e' tragico, perche' su 27 miliardi di interscambio ne facevano 20". In un contesto che vede in affanno la bilancia commerciale della Federazione con tutti i paesi Ue e non solo con l'Italia, vi sono pero' segnali incoraggianti. "Ci sono tre settori del nostro export che in questo primo trimestre hanno avuto un forte rimbalzo - ha spiegato Celeste - moda e accessori sono cresciuti del 2,5% , del 3,8% l'agroalimentare, il che significa che extra sanzioni ci sono settori che vendono di piu', poi del 5,4% e' cresciuta anche la chimica e farmaceutica". (AGI)