Tunisia: Gentiloni da italiane ferite "Ue investa nel Paese"
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Tunisia: Gentiloni da italiane ferite "Ue investa nel Paese"

Tunisia: Gentiloni da italiane ferite "Ue investa nel Paese"

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(AGI) - Tunisi, 24 mar. - L'Italia si attivera' per coinvolgerel'Ue in un piano di investimenti in Tunisia, che aiuti il Paesea far fronte al dissesto economico di cui si nutre ilfondamentalismo jihadista: e' questo il messaggio portato dalministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in una missione lampo aTunisi, a meno di una settimana dal sanguinoso attentato almuseo del Bardo. Il capo della Farnesina - che ha incontrato ilpresidente della Repubblica tunisina, Beji Caid Essebsi, e ilministro degli Esteri, Taieb Baccouche, ma anche il leaderdella partito islamista moderato, Ennahda Rachid Gannouchi - loha detto chiaramente ai suoi interlocutori: "e' un dovere vistoche l'esperimento costituzionale tunisino e' di avanguardia enon puo' essere lasciato solo". Giovane democrazia nata dalla sola primavera araba riuscitaa fiorire, la Tunisia affronta la sfida jihadista a pochichilometri dalle coste mediterranee di Italia e Francia.Gentiloni lavorera' insieme al governo di Parigi perche'progetti come Elmed, il collegamento sottomarino fra Italia eTunisia lungo 100 chilometri, un progetto gestito da Terna e lasocieta' tunisina per l'energia Sheg, siano sostenuti anche dalpiano Junker; oppure affinche' le regioni italiane utilizzino ifondi della Cross border cooperation per progetti dicollaborazione con aziende tunisine. Il governo italiano si e'gia' messo in moto e ha cancellato parte del debito dellaTunisina, 25 milioni di euro. Ma la Tunisia, colpita al cuore dall'attentato jihadista"non chiede solo impegni economici ma anche cooperazione sulterreno della sicurezza e della lotta al terrorismo". "Unadelle maggiori preoccupazioni comune e' la Libia", con cui latunisia condivide una lunga, porosa frontiera. L'Italia gia'offre la collaborazione tecnica per la sorveglianza delconfine, avendo messo a disposizione un sistema di visorinotturni. E secondo Gentiloni, si puo' fare di piu' e a talproposito il ministro della Difesa tunisino sara' ad aprile aRoma per definire i dettagli con la collega italiana, RobertaPinotti. Quanto al controllo dell'immigrazione clandestina,"archiviata la crisi di qualche anno fa quando in pochesettimane arrivarono in Italia diverse migliaia di irregolari,or ala situazione si e' del tutto normalizzata", ha assicuratoil ministro, e nei primi mesi del 2015 sono approdati sullecoste nazionali solo 81 immigrati tunisini irregolari. Il ministro si e' fermato a Tunisi solo poche ore ma havoluto visitare le due italiane rimaste ferite mercoledi'scorso e ancora ricoverate: Lorena Boni, la 57enne diCastelfranco Emilia, potrebbe rientrare gia' nelle prossime 48ore, sara' ricoverata a Modena; Anna Abagnale, una dipendentedel comune di Torino, fara' ritorno in Italia non appena ledaranno il via libera i medici tunisini e quelli delleMolinette dove sara' ricoverata. Oggi invece a Tunisi riapre al pubblico il Bardo, museo cheospita la straordinaria collezione di mosaici romani. Gentiloniha visitato le sale e ha potuto vedere le tracce dell'assaltojihadista: lavate le tracce di sangue dai pavimenti, sonorimasti i colpi di proiettile alle pareti, teche di vetro con icristalli in frammenti. "Ma la democrazia e la cultura",Gentiloni ne e' certo, "sono piu' forti del terrorismo". Non acaso oggi all'esterno del palazzo del Bey, a due passi dalparlamento, centinaia di tunisini gia' aspettavano l'evento chesara' cruciale per la ripresa del turismo, motore portantedell'economia nazionale. Un altro tassello decisivo per laTunisia che vuole tornare ad aprirsi all'Occidente sara'domenica, la grande manifestazione di solidarieta' alle vittimee contro il terrorismo. L'Italia sara' in prima linea, haassicurato Gentiloni: "una delegazione parlamentare arrivera'gia' sabato, domenica saremo presenti con le piu' alte caricheistituzionali". (AGI).
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