Renzi: "voglio un Pd unito. Nel 2017 taglieremo l'Ires"
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Renzi: "voglio un Pd unito. Nel 2017 taglieremo l'Ires"

Renzi: "voglio un Pd unito. Nel 2017 taglieremo l'Ires"

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(AGI) - Milano, 3 ott. - "Io voglio un Pd unito" anche se "c'e'ancora qualcuno che non ha elaborato il lutto della sconfittaal congresso". Lo dichiara il presidente del consiglio MatteoRenzi in un'intervista a 'Repubblica'. Il premier difende poiil dialogo con gli ex di Forza Italia e, Denis Verdini, dice"non e' il mostro di Lochness" ma lui "e i suoi non fanno partedella maggioranza di governo. Votano le riforme non lafiducia". Tornando al Pd, secondo Renzi "e' giusto che ci sia spazioper le idee altrui, in particolar modo sui temi costituzionali.Dovremo invece trovare delle regole condivise sul voto difiducia, ma sara' un tema che ci porremo in futuro, non adesso.Siamo quasi a meta' della mia segreteria: tra breve chiunquepotra' metterla in discussione e vincere il congresso". Per quanto riguarda le riforme, Renzi insiste: "Da due mesidico che i numeri ci sarebbero stati. Abbiamo assistito a unprolungato confronto, ma quando siamo entrati nel merito delladiscussione non ci sono stati problemi: per noi era importantemantenere il principio che non si toccava la doppia conformericominciando daccapo. Obbiettivo raggiunto". Renzi difende l'ipotesi di abolizione della tassa sullaprima casa: "e' un fatto di giustizia sociale in un Paese incui il 75% dei possessori di prima casa e' un lavoratoredipendente" e annuncia il taglio dell'Ires per il 2017 insiemea "qualche altra sorpresa positiva" per il 2016. "Oggi la vera questione - sostiene il presidente delconsiglio - e' creare un clima di fiducia nel Paese. Soloquesto puo portare i risparmiatori italiani, che sono sonomolto oculati e prudenti e non a caso sono i risparmiatori piu'forti del mondo, a mettere di nuovo in circolo i soldi". E perquanto riguarda eventuali nuove misure di riduzione delletasse, replica: "Ci sara' ma non posso ancora indicarle idettagli. Dico solo che abbiamo una sensibilita' particolareverso i bambini che soffrono l'indigenza. Che sono tanti e nonsolo al Sud". Nessun taglio invece alla Sanita': "Nel 2013sulla sanita' c'erano 106 miliardi. L'anno dopo sono diventati109, poi 110, il prossimo anno 111. Stiamo aumentando i fondinon li stiamo tagliando". Commentando quanto accaduto ieri in Senato durante il votosulle riforme, il premier spiega che "ogni gesto volgare, inmodo particolare verso le donne, va censurato senza se e senzama". (AGI).
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