Rai: Renzi, non metto mani su azienda. Una rete per la cultura
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Rai: Renzi, non metto mani su azienda. Una rete per la cultura

Rai: Renzi, non metto mani su azienda. Una rete per la cultura

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(AGI) - Roma, 12 mar. - "Penso di poter dire una cosa. Leggostravaganti ricostruzioni: Renzi vuole mettere le mani sullaRai. Pero' vorrei segnalare come funziona ora la Rai, con laGasparri. Alla Rai vogliamo dare ossigeno". Lo ha detto ilPresidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa."Abbiamo iniziato l'esame Un disegno di legge non approvato.Abbiamo cominciato la discussione e lo illustreremo nelprossimo consiglio dei ministri", ha aggiunto il premier. "Noipensiamo alla Rai come a una azienda che deve essere la piu'grande aziende culturali d'Europa, vogliamo che possa competerenello scenario europeo con sempre piu' forza", ha aggiuntoRenzi. "Credo che la Rai debba avere una rete dedicata allacultura come arricchimento della persona umana - ha spiegato -.Credo che le singole reti Rai debbano avere una piu' marcatadefinizione di missione", ha aggiunto Renzi, "che chi gestiscela programmazione culturale dovrebbe non avere la pubblicita'".Renzi in conferenza stampa ha illustrato le linee guida del ddldi riforma della governance Rai. "Le strutture nate peroccupare qualche persona mi preoccupano e preoccupano icittadini. Quando sento dire che bisogna fare il sorteggio,dico che questo e' abdicare di fronte alle responsabilita'", hadetto il presidente del consiglio. "Credo che il governo abbiail dovere di individuare il capo azienda che deve passare dalvoto di conferma del Cda. E un membro del cda credo che debbaespressione dei dipendenti della Rai". Il Cda dovra' poi essereeletto dalle Camere in seduta comune. "Quando tu hai scelto unamissione, chi controlla e chi la guida, non serve aprire unadiscussione fra forze politiche per scegliere il direttore diuna testata regionale", ha spiegato. "Noi non siamo per ilsorteggio, come propone qualcuno. Noi pensiamo che la Rai debbaavere un chiaro progetto culturale e politico". .
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