Napolitano: piu' risorse a ricerca, andarsene non sia obbligo
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Napolitano: piu' risorse a ricerca, andarsene non sia obbligo

Napolitano: piu' risorse a ricerca, andarsene non sia obbligo

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(AGI) - Roma, 5 dic. - Emigrare "non deve essere una sceltaobbligata" per chi ha compiuto studi universitari ma le risorseper la ricerca andrebbero aumentate e sarebbe necessario"programmare un piano di assunzioni che renda l'organico degliAtenei e quindi l'Universita' italiana in linea con i piu'avanzati standard europei". Giorgio Napolitano risponde allalettera inviatagli da un giovane ricercatore emigratoal'estero, Cosimo Lacava, e pubblicata da Repubblica, e tornasul tema dei fondi alla ricerca. "Gentile Dottor Lacava -scrive il presidente della Repubblica -, ho ricevuto la sualettera - peraltro gia' resa nota da la Repubblica - evolentieri le rispondo per esprimerle innanzitutto il mioapprezzamento per l'impegno con cui sin dagli annidell'universita' ha scelto e seguito con tenacia e sacrifici undifficile percorso per realizzare i suoi obbiettivi di studio eprofessionali". "Purtroppo come tanti altri ricercatorimeritevoli e di talento - prosegue il Capo dello Stato - anchelei non ha trovato in Italia le condizioni necessarie percontinuare le sue ricerche e si e' trasferito all'estero doveha trovato adeguate e soddisfacenti opportunita' di lavoro. Leigiustamente sostiene che questa non deve essere una sceltaobbligata e che l'investimento fatto per la sua formazionedovrebbe poter essere utilizzato per il bene e lo sviluppo delnostro Paese". "Per quanto riguarda la questione di merito dalei segnalata relativamente ad una norma contenuta nella Leggedi Stabilita' - scrive Giorgio Napolitano -, si tratta di unaproblema ancora all'esame del Parlamento sul quale e' opportunoriflettere con attenzione tenendo conto dei diversi pareriesistenti in proposito". Per il Presidente della Repubblica"Non vi e' dubbio pero' che - come peraltro ho sempre sostenuto- il vero problema da affrontare sia quello delle risorsetuttora insufficienti destinate all'Universita' e che sarebbenecessario programmare un piano di assunzioni che rendal'organico degli Atenei e quindi l'Universita' italiana inlinea con i piu' avanzati standard europei". .
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