Mediobanca: pronta nuova governance, patto al rinnovo con 30%
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Mediobanca: pronta nuova governance, patto al rinnovo con 30%

Mediobanca: pronta nuova governance, patto al rinnovo con 30%

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(AGI) - Milano, 22 set. - E' pronta la nuova governance diMediobanca, che sara' votata dai soci il 28 ottobre inassemblea: il cda sara' piu' snello, con meno manager e piu'rappresentanti delle minoranze. Il testo dello statuto e' statoapprovato oggi dal cda, che ha convocato i soci e dato vialibera alla documentazione per l'assemblea. Il patto disindacato va poi verso un rinnovo biennale con una quota che,secondo le attese, sara' limata dall'attuale 31,8% al 30%circa. "Siamo soddisfatti del lavoro fatto, Mediobanca e'fantastica. Guardate i risultati e l'andamento delle azioni inun anno", ha commentato il consigliere Tarak Ben Ammar altermine della riunione del cda, durata poco piu' di tre ore.Non ci sono state "posizioni contrarie" in consiglio e il nuovostatuto da sottoporre all'assemblea, ha spiegato unconsigliere, e' stato approvato all'unanimita'. Lo statuto, unavolta votato dall'assemblea, sara' in vigore dal 2017; icambiamenti introdotti rispondono alle indicazioni fornite loscorso anno da Bankitalia, in recepimento della normativaeuropea. Nel dettaglio, i consiglieri scenderanno dagli attuali18 a un numero compreso tra 9 e 15 membri, di cui tre managerinterni invece dei cinque di oggi; cambiera' anche il peso delpresidente, che non fara' parte del comitato esecutivo. Alleminoranze spetteranno infine due rappresentanti (oggi ne ha unosolo), considerato anche che oggi il 40% del capitale diMediobanca e' in mano a investitori istituzionali esteri.Resteranno invariate, come previsto dalla legge, le 'quoterosa'. Quanto al patto di sindacato, la sua conservazione -riferiscono fonti finanziarie - non e' in discussione. Iltermine per le eventuali disdette e' fissato al 30 settembre eci si attende solo una 'limatura' con l'accordo che, vieneriferito, e' atteso scendere a rappresentare circa il 30% delcapitale (dal 31,8% attuale, ma la soglia minima per ladecadenza e' fissata al 25%). Al momento non sono statecomunicate disdette e il patto e' convocato per il primoottobre. Unicredit (8,66%) e Mediolanum (3,38%) hanno gia'confermato l'intenzione di restare; tra i piccoli, si e'pronunciato per la conferma Alberto Pecci (0,47%). Tra iprincipali candidati all'uscita c'e' invece la Italmobiliaredei Pesenti, che aveva gia' svincolato parte della quota e che,secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe ora liberare anche ilrestante 1,57%. Per il resto il cda ha dato via liberadefinitivo ai conti dell'esercizio 2014/2015, gia' presentatiad agosto. .
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