Damasco - Con il calo del 6% a quota 517,4 sul dollaro comunicato domenica scorsa dalla banca centrale di Damasco, il valore della sterlina siriana e' sceso di circa il 90% dall'inizio della cruenta guerra civile che dal 2011 devasta il Paese. L'ultimo drastico ribasso, spiega all'agenzia France Presse l'economista Chadi Ahmadi, e' legato alla necessita' del governo di acquistare benzina e altri carburanti per l'inverno, dal momento che il conflitto ha ridotto a poco piu' di 8 mila barili al giorno la produzione di petrolio siriana, che in tempo di pace era pari a 380 mila barili al giorno.
Il crollo della valuta nazionale, dovuto alla strozzatura dei canali commerciali, e la necessita' di approvvigionamenti energetici hanno avuto come effetto il prosciugamento delle riserve in valuta estera di Damasco, che prima della guerra ammontavano a 18 miliardi di dollari e oggi, secondo la Banca Mondiale, non supererebbero i 700 milioni di dollari. (AGI)