(AGI) - Parigi, 3 giu. - La soluzione dei due Stati e' "l'unica che puo' consentire a Israeliani e palestinesi di vivere in pace e nel riconoscimento reciproco". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a margine della conferenza di Parigi. Il titolare della Farnesina ha messo in guardia dal "rischio che la questione israelo-palestinese diventi secondaria" e per questo e' importante che "la comunita' internazionale qui rilanci la soluzione dei due Stati". Gentiloni ha auspicato "passi concreti se si vuole arrivare a una conferenza di pace", pur riconoscendo che "non sara' facile". Il rischio dello stallo del processo di pace e' che "nel vuoto crescano posizioni di radicalizzazione e di terrorismo e che l'Isis, che in questa settimana sta subendo sconfitte serie in Iraq e nella stessa Libia, cerchi un rilancio che deriva dalla mancata messa all'ordine del giorno della questione israelo-palestinese".
"Il mondo arabo ha visto con favore l'idea di rimettere la questione nell'agenda della comunita' internazionale", ha aggiunto il ministro. Al mondo arabo "interessa il riconoscimento del ruolo essenziale dell'iniziativa di pace araba". Gentiloni ha espresso la convinzione che alla pace "si arrivera' con i negoziati diretti, ma oggi c'e' uno stallo assoluto, quindi o c'e' una spinta internazionale o lo stallo diventa molto pericoloso".
Sulle critiche che Israele ha mosso alla conferenza di oggi, Gentiloni ha osservato che "lo stesso Netanyahu ha detto che considerava utile l'inziativa araba, che e' sul tavolo da molti anni. Se questo puo' considerarsi un punto di partenza, ne siamo lieti. Dobbiamo rassicurare Israele, nessuno vuole imporre la pace dall'esterno".
Il ministro ha ricordato che israeliani e palestinesi "siedono gia' allo stesso tavolo nella gestione della sicrezza, dell'intelligence, aspetti che non sono mai stati interrotti". (AGI)
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