Beirut - "Gli Stati Uniti, insieme alla comunita' internazionale, continueranno a fornire un incrollabile supporto al Libano, ma non possono risolvere problemi locali come quello della crisi presidenziale in corso". Queste le parole di Thomas Shannon, sottosegretario per gli Affari politici del Dipartimento di Stato americano, dopo aver incontrato a Beirut il ministro degli Esteri libanese, Jibran Bassil. "Quello della mancanza di un presidente (eletto) e' un problema che devono risolvere le istituzioni e il popolo libanese. L'obiettivo della mia visita e' rafforzare le relazioni tra Stati Uniti e Libano", ha aggiunto Shannon. Il sottosegretario e' arrivato stamattina a Beirut dove rimarra' due giorni, nei quali, secondo fonti locali, dovrebbe incontrare varie personalita' politiche ed economiche, tra i quali Nabih Berri - leader di Amal e speaker del Parlamento -, il consigliere economico del primo ministro Tamam Salam (incaricato di gestire il sostegno della comunita' internazionale alle istituzioni libanesi, ndr), il ministro della Difesa Samir Mouqbel e il governatore della Banca centrale, Riad Salameh.
Fonti ben informate, che hanno preso parte alle fasi preparatorie della visita, hanno riferito al quotidiano "al Joumhuria" che Shannon, dopo aver incontrato lo scorso febbraio a Washington delegazioni parlamentari e dell'Associazione delle Banche libanesi, aveva poi cancellato una visita in Libano prevista per marzo, per ridiscutere col Dipartimento del Tesoro americano le misure sanzionatorie da implementare nei confronti di Hezbollah e di altri gruppi inseriti nella lista delle organizzazioni terroristiche dal Dipartimento di Stato. Tra i soggetti sotto sanzioni ci sono il leader di Hezbollah, Seyyed Hassan Nasrallah, un certo numero di imprenditori e le emittenti televisive e radiofoniche legate al Partito di Dio, cioe' al Manar tv e Al Nour Radio.
La visita di Shannon, e in particolar modo quella con Riad Salameh, e' dunque finalizzata anche alla verifica dell'implementazione di queste misure da parte della Banca Centrale libanese. Verra' anche discusso il tema della crisi siriana e di riflesso quello dei rifugiati siriani in Libano, oltre al tema della guerra al terrorismo in cui e' impegnato l'Esercito libanese. (AGI)