Roma - Vite non vissute, matrimoni forzati e gravidanze rinnegate. Spose bambine in Afghanistan e controllo delle nascite in Cina. Donne in un mondo senza scelta, madri di altre bambine il cui destino di dolore e abnegazione e' segnato alla nascita. 'Quattro al secondo', il libro di Susanna Fioretti, cooperante e scrittrice, prende spunto da un dato reale, il numero di bambini che nascono sulla Terra, 135 milioni l'anno, 256 al minuto, 4 al secondo, secondo i dati del Cesus Bureau americano. Ma anche da vite vere, quelle di bimbe nate contemporaneamente in luoghi in lontani uno dall'altro: Nanyang, in Cina, il distretto di Tagab in Afghanistan, una citta' della California, un villaggio tribale in Sud Sudan, Essaouira in Marocco. Vite in parallelo dal 1993, anno di nascita delle piccole, al 2015, quando in un isola della Grecia viene salvata una barca di profughi alla deriva nel Mediterraneo.
Un libro sul caso e sul destino di chi sceglie di andare via per mare, su chi non puo' scegliere e su chi non riesce addirittura a nascere perche' donna in una societa' che chiede figli maschi, o perche ' vittima della politica del controllo demografico in Cina. Le storie di Mursal, Alexandra, Shosho e di Rosa, bambina sopravvissuta a uno sbarco adottata da una famiglia siciliana, si intrecciano e si sfiorano, si riuniscono in un'isola greca nel periodo in cui l'esodo dei profughi raggiunge l'apice. Sullo sfondo la guerra in Afghanistan, l'arrivo dei talebani, l'avvento dell'Isis, la guerra civile in Sudan, che si confondono con le nevrosi della provincia americana, dove la maternita' e' vissuta come un obbligo sociale e dove le protagoniste, sebbene occidentali, appaiono comunque delle diverse. Rosa, tunisina di nascita, alla ricerca delle sue vere origini, lo scrivera' ai suoi genitori acquisiti: "Non so da dove vengo ma sono come queste persone, una profuga. Ascoltando le loro storie ho pensato che avrei potuto affogare, non essere accolta, non avere niente, crescere fra le bombe in Siria o morire di fame in Somalia. Allora ho capito quanto sono piccoli i miei problemi, la differenza fra sentirsi vittime ed esserlo, che fortuna ho avuto".
'Quattro al secondo' e' una riflessione cosmica sul destino, attraverso le diversita' di un mondo femminile condizionato da fatti, paesaggi, famiglie, credenze e tradizioni, e dove i concetti di 'bene' e 'male' dipendono da dove, da come e da chi si nasce. Il libro, pubblicato da Stampa Alternativa, e' stato presentato a Roma dall'autrice Susanna Fioretti, insieme alla principessa India d'Afghanistan, al responsabile della Croce rossa internazionale in Afghanistan, Alberto Cairo, e all'antropologa ed editore di Irradiazioni Emanuela Gargallo.
Susanna Fioretti, studiosa di antropologia culturale e infermiera volontaria, dal 1999 si e' occupata di progetti umanitari in Afghanistan, Yemen, Sud Sudan, Italia e altri Paesi, per la Croce Rossa, la Cooperazione Italiana (Ministero Affari Esteri) e Nove Onlus, da lei fondata. Ha pubblicato in precedenza: Involontaria (Einaudi, 2011), La tela di Penelope (Sideral 2004), Frammenti di una storia Romana (Palombi 1989).
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