Erbil - E' terminato il periodo di comando italiano al centro di addestramento per le forze di sicurezza curde, al quale le forze armate italiane contribuiscono nel contesto della missione internazionale "Inherent Resolve" a guida statunitense per il contrasto al sedicente Stato Islamico. A Erbil ha avuto luogo la cerimonia di cambio del comandante del Kurdistan Training Coordination Center (KTCC), dopo 6 mesi di intensa attivita' il colonello Stefano Di Sarra ha lasciato il comando al parigrado tedesco Georg Oel. Le due nazioni, infatti, si danno il cambio ogni sei mesi. Alla cerimonia hanno presenziato le massime autorita' politiche e militari curde e gli alti rappresentanti della comunita' internazionale.
A premessa del rituale passaggio della bandiera del KTCC che segna la conclusione del mandato italiano, il col. Di Sarra ha espresso la sua stima e gratitudine allo staff e agli addestratori delle 8 nazioni che compongono il KTCC:" Vado via fiero di essere stato il vostro comandante e vi sono riconoscente per l'impegno profuso a favore del KTCC e delle forze di sicurezza curde, che grazie a voi hanno strumenti efficaci per poter sconfiggere il Daesh".Quello appena chiuso e' stato un semestre impegnativo per i formatori, il KTCC ha formato oltre 5000 peshmerga, dando un contributo fondamentale alle forze di sicurezza curde impegnate nelle fasi finali della battaglia contro il Da'esh. Da gennaio 2015 ad oggi sono ben 15mila i soldati curdi addestrati, 6800 dei quali formati dai trainer italiani. Il semestre ha visto inoltre l'apertura di un nuovo centro addestrativo nel sud del Kurdistan presso la citta di Sulemanya. Il KTCC nasce nel gennaio 2015 e coordina le attivita' dei trainer delle 8 nazioni che lo compongono, creando la migliore sinergia possibile per fornire un addestramento completo a favore dei "Coraggiosi Peshmerga". In tale sinergia si inseriscono gli assetti specialistici italiani con l'addestramento nel Counter- IED (riconoscimento e disinnesco ordigni esplosivi improvvisati), nell'anti-cecchinaggio tramite tiratori di precisione, nell'artiglieria come supporto alla manovra di compagnie di fanteria in operazioni offensive e nel combattimento in centri abitati.