(Unione Nazionale Consumatori) - L'Aula di palazzo Madama ha approvato il decreto Ilva, confermando il testo della Camera.
"Ora il decreto rischia di provocare un aumento delle bollette elettriche di famiglie e imprese. Un fatto gravissimo" afferma Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.
Secondo l'UNC, per evitare il rincaro delle bollette sarebbe stato sufficiente cambiare l'articolo 2, laddove si dice: "i predetti importi sono rimborsati nell'anno 2018, ovvero successivamente". "Bastava togliere una parola, successivamente, ma non è stato fatto! Si è votato lo stesso testo della Camera" prosegue Dona.
L'associazione di consumatori ricorda che era stata l'Authority per l'energia a lanciare l'allarme rincaro bollette, sottolineando che il prelievo di 400 milioni, prestati a Ilva dallo Stato, dalla ex Cassa conguaglio (oggi Csea), avrebbe ridotto i margini di manovra da parte di Csea e che questo avrebbe potuto "determinare la necessità di acquisire ulteriore gettito derivante dal prelievo tariffario", gravando sulle bollette energetiche di famiglie e imprese. Un rischio di aumento tariffario che secondo l'Autorità, si sarebbe manifestato solo se il rimborso dell'importo non fosse stato effettuato nel 2018.
"Per questo avevamo chiesto una piccola modifica del testo. Quel successivamente non tolto, ora rischia di determinare l'ennesima stangata a carico delle famiglie" conclude Dona.