Come prevedibile, e' bastata una giornata di pioggia, per quanto intensa, a far ritornare ai massimi livelli l'emergenza buche nella Capitale. Per Adoc le buche mettono seriamente a rischio la sicurezza dei cittadini.
"Basta una giornata di pioggia e Roma si riempie di nuove buche, anche su tratti recentemente sistemati. Ci chiediamo come sia possibile mantenere una tale di situazione di degrado nella Capitale - dichiara Lamberto Santini, Presidente dell'Adoc - le strade di Roma sono un pericolo per i suoi cittadini, ogni giorno pedoni, ciclisti, automobilisti e motociclisti rischiano seriamente di farsi male. L'emergenza buche ha raggiunto livelli di diffusione preoccupanti, moltiplicando esponenzialmente i disagi per la mobilita' e la sicurezza stradale. La presenza di buche e di un manto stradale disconnesso e' spesso la causa di incidenti con danni a persone e cose. Oltre a costituire un grave pericolo per l'incolumita' dei cittadini, le buche di Roma creano un danno anche a livello economico. A cause del manto stradale disconnesso, in particolare nelle zone periferiche, ogni anno circa il 10-15% dei cittadini e' costretto a cambiare uno o piu' pneumatici, per una spesa media oscillante tra i 150 e i 200 euro. E a pagare dazio non sono solo i cittadini ma anche tutti coloro che lavorano con l'auto, come ad esempio i tassisti e lo stesso servizio di trasporto pubblico di superficie. Il piano d'intervento previsto non e' sufficiente a sanare questo problema, servono interventi strutturali profondi e duraturi, con investimenti cospicui. Tanto che e' bastato un giorno di pioggia per far riaffiorare le buche anche sulle strade recentemente oggetto di ristrutturazione. Vogliamo inoltre ricordare al Sindaco che le buche sono solo uno dei problemi della viabilita', spesso e volentieri molte vie, anche ad alto scorrimento, risultano essere al buio. L'illuminazione stradale, al pari delle buche, deve essere una priorita'. Siamo inoltre convinti che l'emergenza buche si attenuerebbe se i cittadini romani non fossero costretti a utilizzare il mezzo privato, anche per brevi spostamenti. Stimiamo che il 60% dei tragitti con il mezzo privato si concretizza in un raggio di 5 km, essendo la maggior parte spostamenti tra quartieri limitrofi. La ragione per cui questi micro-tragitti vengono effettuati con la propria auto sta nel fatto che la mobilita' tra zone adiacenti e' praticamente inesistente nella Capitale: per lo stesso percorso, con i mezzi pubblici ci si impiega in media tra i 40 minuti e l'ora, con l'auto 15-20 minuti, al netto del traffico. Serve quindi ripensare completamente il servizio di trasporti pubblici, rendendolo piu' efficiente e smart."
6 marzo 2015