(Codici) - Il Governo valuti l’eliminazione delle altre Authority di regolazione!
La relazione annuale dell’Antitrust svoltasi oggi in Senato ha dimostrato l’efficienza dell’Ente nel perseguire le pratiche commerciali scorrette.
Finalmente cambieranno in meglio molte cose per i consumatori e le associazioni a loro tutela: con l’applicazione della direttiva 104/2014 finalmente si schiudono più possibilità di essere risarciti in caso di danno emergente dovuto alle PCS e alle varie violazioni contemplate dall’Antitrust.
Proprio di ieri la notizia della sanzione inflitta dall’AT per più di 100 milioni di euro, nei confronti dei principali operatori della distribuzione automatica e semi-automatica (il cosiddetto vending) di alimenti e bevande e la loro associazione di categoria, che avevano fatto un accordo tra loro per dividersi il mercato e quindi ponendo in essere un’operazione restrittiva della concorrenza.
Da gennaio 2015 a oggi sono state comminate sanzioni complessive per 433 milioni di euro delle quali 71 milioni per la tutela dei consumatori: tra gennaio 2014 e giugno 2015 le sanzioni erano pari rispettivamente a 266, di cui 30 milioni per la tutela dei consumatori, con un incremento dunque del 63 e 137%. In chiave futura, il presidente dell'Antitrust ha lanciato un allarme sulla "tendenza nei mercati digitali" a creare "nuovi monopoli, perché l'innovatore di successo può sfruttare i vantaggi derivanti dalle economie di scala, dalle esternalità di rete, dalla possibilità di conquistare consumatori in una dimensione globale".
Nel periodo considerato sono stati chiusi 19 procedimenti per intese, 4 procedimenti per abuso di posizione dominante, 9 procedimenti per concentrazioni (in 57 casi, l’Autorità ha deliberato di non avviare il procedimento, avendo ritenuto l’operazione non idonea a determinare la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati interessati). I procedimenti chiusi con l’accertamento dell’illecito antitrust e l’irrogazione della relativa sanzione sono stati 18. Quelli chiusi con impegni sono stati 5. In un caso il procedimento si è concluso con l’accertamento dell’insussistenza dell’illecito. La durata media del procedimento è di un anno e mezzo, una durata considerevolmente inferiore a quella dei procedimenti davanti la Commissione europea.
“ Vorremmo suggerire al Governo di valutare seriamente l’eliminazione delle altre Authority di regolazione. A che servono, dal momento che la loro vigilanza non è sufficiente a garantire la regolarità dei comportamenti delle società su cui vigilano e poi è l’Antitrust che porta a galla determinati comportamenti lesivi dell’interesse dei consumatori? Si risparmierebbero tanti soldi e passaggi inutili!”
Commenta Luigi Gabriele del Codici, soddisfatto per l’operato dell’Antitrust.