Il Tar del Lazio ha annullato l'adeguamento della tariffa oraria a 1,50 euro delle strisce blu a Roma e sospeso sia la tariffa agevolata giornaliera da 4 euro per otto ore continuative che quella mensile da 70 euro per vettura. Secondo il Tar, il Campidoglio ha utilizzato ingiustificatamente la leva finanziaria quale strumento esclusivo per migliorare l'utilizzo degli spazi di sosta tariffata, senza un contestuale incremento dell'offerta del trasporto pubblico. Per Adoc e' l'ennesima dimostrazione della malagestione della citta' da parte dell'amministrazione.
"E' stata una follia aumentare a 1,50 euro l'ora le tariffe delle strisce blu, ma il vero danno e' stato il taglio delle agevolazioni tariffarie giornaliere e mensili. Il Tar del Lazio, ancora una volta, ha messo in luce tutta la malagestione dell'attuale amministrazione - dichiara Lamberto Santini, Presidente dell'Adoc - con l'abolizione dell'agevolazione di 4 euro per 8 ore di parcheggio l'aumento dei costi per una sosta continuativa di una giornata lavorativa e' stato pari al 300%, con un impatto medio sul reddito giornaliero pari al 23%, un quarto della paga; eliminando l'abbonamento mensile di 70 euro la spesa e' salita a 264 euro al mese, per un ricarico del 377% rispetto alle vecchie tariffe. Praticamente chi e' costretto ad andare al lavoro con il proprio mezzo lavora per pagare il parcheggio, un'assurdita'. Soprattutto considerando che l'alternativa di mobilita' e' inesistente, visto che il 75% circa dei cittadini romani "costretto" a raggiungere il posto di lavoro utilizzando il proprio mezzo. Aver imposto un tale aumento significa non conoscere la citta' che si amministra, in questo modo non si riduce il numero di auto circolanti ma si mette il cittadino spalle al muro. Visto che il trasporto pubblico capitolino fa acqua da tutte le parti, l'unica alternativa e' il mezzo privato. Siamo sempre piu' convinti che chi non riesce neanche a portare avanti un'ordinaria amministrazione della citta' non possa gestire un evento straordinario come il prossimo Giubileo".
Roma, 17 marzo 2015