Le zone periferiche di Roma sono sempre di piu' abbandonate dal trasporto pubblico. Corse saltate, ritardi "monstre" e sicurezza a rischio le principali preoccupazioni dei cittadini romani, secondo l'Adoc.
"Usare il trasporto pubblico nella periferia di Roma e' sempre piu' un'impresa - dichiara Lamberto Santini, Presidente dell'Adoc - la riduzione delle tratte servite dalle linee bus, congiuntamente all'inefficienza dei mezzi circolanti, spesso fuori servizio o in rimessa in quanto non funzionanti, ha generato un'attesa media alle fermate di 30-40 minuti, in particolare nelle zone piu' periferiche. Con l'ulteriore conseguenza di un affollamento eccessivo sui mezzi, che diventano terreno fertile per i borseggiatori, che possono agire indisturbati anche a causa dell'assenza di controlli. Tanto che la sicurezza su bus e metro, per non parlare delle stazioni, e' ai minimi termini: ogni giorno centinaia di cittadini romani e turisti, soprattutto stranieri, e' vittima di furti e borseggi, una situazione gravissima e incontrollabile. Il sistema di trasporto pubblico, nel complesso, versa oggi in condizioni disastrose, anche dal punto di vista delle formazione e dell'attenzione del personale verso l'utenza, in particolare la categoria dei diversamente abili. Lo stato dell'arte del trasporto capitolino evidenzia come prendere la metro e' possibile fino alle 23.30, quando a Parigi chiude alle 00.30 e a Madrid alle 01.30. Una differenza abissale e paradossale. Roma ha solo 40 km di linea metropolitana, un sesto rispetto alla media delle grandi capitali europee. Mentre gli autobus sono solo 0,7 ogni mille abitanti. Inoltre Roma ha il collegamento ferroviario verso l'aeroporto piu' caro d'Europa, in media in Europa il costo di un biglietto dal centro citta' in aeroporto su ferro costa 11,70 euro, circa il 20% in meno che a Roma. Inoltre, la mobilita' tra zone adiacenti e' praticamente inesistente nella Capitale: per lo stesso percorso, con i mezzi pubblici ci si impiega in media tra i 40 minuti e l'ora, con l'auto 15-20 minuti, al netto del traffico. Serve quindi ripensare completamente il servizio di trasporti pubblici, rendendolo piu' efficiente, smart e sicuro. Cosi' non si puo' andare avanti".
Roma, 10 marzo 2015