(Unione Nazionale Consumatori ) - +71 euro per una coppia con due figli, 64 per il solo cibo
Secondo i dati provvisori di agosto resi noti oggi dall'Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registra una diminuzione su base annua dello 0,1%, come a luglio.
"E' il settimo mese consecutivo di deflazione. Ma stavolta cambia qualcosa rispetto a luglio. Si registra, infatti, una stangata per quanto riguarda il carrello della spesa, che balza dal +0,4% di luglio al +0,6%, un incremento, in un solo mese, del 50%. Anche i beni ad alta frequenza di acquisto invertono la rotta, passando da -0,1% a +0,1%. Nulla di buono, insomma, per la massaia che va a fare la spesa tutti i giorni" afferma Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.
Secondo i calcoli dell'associazione, l'incremento dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, pari allo 0,6%, significa pagare, in termini di aumento del costo della vita, per una tradizionale famiglia, una coppia con 2 figli, 71 euro in più su base annua.
Per la sola spesa di tutti i giorni, una coppia con 1 figlio pagherà 64 euro in più, un pensionato con più di 65 anni sborserà 33 euro, 29 euro un single con meno di 35 anni, 43 euro una coppia senza figli con meno di 35 anni.
La stangata maggiore per i Prodotti alimentari e bevande analcoliche che segnano un rincaro tendenziale dello 0,9% (era +0,6% a luglio). Per la sola alimentazione una coppia con due figli spenderà 64 euro in più nei dodici mesi, 58 una coppia con 1 figlio, 31 un pensionato, 25 un single.